Mittente Querini (Quirini) Marcantonio (Sebastiano) Destinatario Moresini (Morosini) Zaccaria
Data Tipo data Assente
Luogo di partenza Venezia Luogo di arrivo Padova
Incipit Ch'io habbia mandato a Vostra Signoria Clarissima il Sonetto
Contenuto e note Marcantonio Querini scrive a Zaccaria Moresini (Morosini), [figlio] dell'Illustrissimo signor Luigi [i Morosini sono una della più antiche e potenti famiglie di Venezia], chiedendogli di non dubitare del fatto che gli abbia inviato il sonetto [non identificato] consegnato dal signor Tranquillo [ma non ancora ricevuto dal Morosini stesso. Non si trovano informazioni su questo personaggio]. Dichiara infatti che Nicolò Basadonna [personaggio cui Querini indirizza diverse lettere; la famiglia Basadonna appartiene al patriziato veneziano e, in particolare, era annoverata fra le cosiddette "case nuove", cioè tra le famiglie che non includono nel loro albero genealogico personaggi che hanno contribuito alla fondazione di Venezia] era presente quando lui ha consegnato il sonetto a messer Giulio, servitore [di Morosini]. Morosini può dunque pensare, afferma Querini, che questi lo abbia smarrito. Dichiara, infine, che, per soddisfare pienamente Morosini, comporrà lui stesso un sonetto sul medesimo argomento, che, spera, possa essere di suo gradimento. [Nella "Tavola delle lettere che si contengono in questo libro" a inizio volume, la lettera è posta sotto il capo di "Informare"].
Fonte o bibliografia Marcantonio Querini, Lettere, Venezia, Barezzo Barezzi, 1613, c. 16r.
Compilatore Barozzi Elisa
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