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Mittente |
Querini (Quirini) Marcantonio (Sebastiano) |
Destinatario |
[Cardinale di San Clemente] |
Data |
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Tipo data |
Assente |
Luogo di partenza |
Pavia |
Luogo di arrivo |
[Ferrara] |
Incipit |
Ciò che dovevasi aspettare da giusto Prencipe, et benigno Signore |
Contenuto e note |
Marcantonio Querini scrive al cardinale di San Clemente per ringraziarlo di aver, con la sua autorità, aiutato il signor Giulio Caria [come si ricava dalla lettera con incipit "Commetterei doppio errore quando per dubbio di non esser favorito, non mi valessi delle gratie", fu nobiluomo, onorato e virtuoso, perseguitato dagli Ufficiali di Pavia perchè gli erano state attribuite parole mai pronunciate. Querini aveva chiesto al cardinale di intervenire in suo favore]. Liberandolo dai "machinati pericoli" orditi dai suoi avversari, il cardinale ha così dimostrato di essere "giusto Prencipe" e "benigno Signore". Querini rende al cardinale "humilissime e affettuosissime gratie" e si dichiara suo devoto servitore, non solo perché egli ha compiuto quanto ci si aspettava dalla sua autorità, ma anche e soprattutto per averlo ritenuto degno dei suoi favori. [San Clemente è un titolo cardinalizio legato alla Basilica di San Clemente in Laterano. Non è possibile datare con certezza la lettera, ma si ritiene probabile che Querini indirizzi la lettera a Giovanni Francesco Biandrate di San Giorgio Aldobrandini, cardinale di San Clemente dal 1596 al 1605, il quale esercitò la sua carica prevalentemente in Romagna: la lettera è infatti indirizzata a Ferrara. La presente è dunque da ritenersi composta prima del 1605]. [Nella "Tavola delle lettere che si contengono in questo libro" a inizio volume, la lettera è posta sotto il capo di "Ringratiare"]. |
Fonte o bibliografia |
Marcantonio Querini, Lettere, Venezia, Barezzo Barezzi, 1613, c. 13v. |
Compilatore |
Barozzi Elisa |
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