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Mittente |
Querini (Quirini) Marcantonio (Sebastiano) |
Destinatario |
N. Aurelio |
Data |
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Tipo data |
Assente |
Luogo di partenza |
Napoli |
Luogo di arrivo |
Cosenza |
Incipit |
Il negozio di Vostra Signoria tiene due faccie a guisa di Giano |
Contenuto e note |
Marcantonio Querini scrive al signor Aurelio N. [il cognome è volutamente omesso] dicendogli che il suo affare [non meglio specificato, ma si può congetturare che abbia chiesto l'aiuto di Querini per risolvere la faccenda] ha due facce, come il dio Giano: da un lato la causa si mostra a lui favorevole, dall'altro si potrebbe dubitare del suo fine. Ma Querini si dice diligente e, se insorgono delle difficoltà, sa usare "la mazza di Ercole" e "il fuoco", se necessario, per mettere fine alle liti. Racconta poi che, proprio ieri, il signor Carlo è andato a trattare con Sua Eccellenza [non identificata] e, se è possibile interpretare le risposte dei principi, le cose stanno volgendo a loro favore. Anche monsignor [Offredo Offredi], nunzio [apostolico a Venezia] si sta adoperando in loro favore con l'autorità di Sua Santità [Clemente VIII, nato Ippolito Aldobrandini, 1536-1605]: dunque il Querini si dice certo che, se il "primo mobile" [il nono cielo, che trasmette il moto a tutti i cieli inferiori: qui si intendono le più alte cariche ecclesiastiche] gira in favore del loro affare, allora anche i giudici ne seguiranno le decisioni. [Offredo degli Offredi fu vescovo di Molfetta e nunzio apostolico a Venezia dal 1598 al 1606, data della morte; la lettera è da ritenersi anteriore al 1605, data di morte di papa Clemente VIII]. [Nella "Tavola delle lettere che si contengono in questo libro" a inizio volume, la lettera è posta sotto il capo di "Avisare"]. |
Fonte o bibliografia |
Marcantonio Querini, Lettere, Venezia, Barezzo Barezzi, 1613, cc. 8v-9r. |
Compilatore |
Barozzi Elisa |
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