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Mittente |
Querini (Quirini) Marcantonio (Sebastiano) |
Destinatario |
Pinto Aurelio, messere |
Data |
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Tipo data |
Assente |
Luogo di partenza |
Napoli |
Luogo di arrivo |
Trani |
Incipit |
Non m'è nuova la cognitione della vostra cortesia, havendola molto tempo esperimentata |
Contenuto e note |
Marcantonio Querini scrive a messer Aurelio Pinto, dichiarando che già da molto tempo ha prove concrete della sua cortesia, come gli ha dimostrato a Venezia, quando Querini si trovava al servizio del monsignore di Molfetta. Lo ringrazia, dunque, perché sa che i favori che riceve derivano dall'affetto che Pinto prova verso di lui e gli si dichiara fedele servitore. [Non essendo possibile datare con certezza la lettera, resta il dubbio se il monsignore di Molfetta cui Querini si riferisce sia Offredo degli Offredi, vescovo di Molfetta e nunzio apostolico a Venezia dal 1598 al 1606, o Giovanni Antonio Bovio, vescovo dal 1607 al 1622].[Nella "Tavola delle lettere che si contengono in questo libro" a inizio volume, la lettera è posta sotto il capo di "Ringratiare"]. |
Fonte o bibliografia |
Marcantonio Querini, Lettere, Venezia, Barezzo Barezzi, 1613, c. 7v. |
Compilatore |
Barozzi Elisa |
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