Mittente Querini (Quirini) Marcantonio (Sebastiano) Destinatario Torre Agostino
Data Tipo data Assente
Luogo di partenza Napoli Luogo di arrivo Pavia
Incipit Risplende sì chiaramente il valor di Vostra Signoria ch'all'apparir delle sue compositioni
Contenuto e note Marcantonio Querini scrive ad Agostino Torre per lodare i suoi componimenti: questi risplendono talmente di valore, che al loro apparire si sono eclissate le opere di tutti gli altri accademici. L'aver inviato i componimenti al Querini per una revisione è evidente segno di troppa umiltà, dal momento che questi sono "parti perfetti" che non hanno bisogno "d'Orsa che gli abbellisca" [si riteneva che i cuccioli dell'orsa nascessero dopo una gestazione di circa 30 giorni, deboli e informi e che la madre, leccandoli di continuo, desse loro la forma anilmale. Così, infatti si legge per esempio in Paolo Grillo, 'Del mondo grande', Venezia, Deuchino, 1617, p. 150: "Sopra tutto è di non piccola meraviglia il parto dell'Orsa, che nel frettoloso, et angustissimo spatio di trenta giorni venendo in luce et infermo, et informe senz'occhi, senza velli, e senza veruno vestigio d'animale, sì che dall'unghie di fuori altro non sembra ch'una livida e rozzissima carne, ad ogni modo essa, lambendolo del continuo, gli va supplendo con la lingua, quel che 'l ventre pur troppo avaro gli havea negato". Querini intende, dunque, che i componimenti di Agostino Torre sono già nati perfetti e non necessitano di correzioni]. Il poeta ha fatto bene a mostrare un atteggiamento umile, per zittire le malelingue che trovano sempre qualcosa da ridire e può star certo che, comunque, anche se lui dovesse tacere, le sue opere e i suoi amici parlerebbero per lui. Querini rimanda, dunque, al poeta i componimenti ricevuti senza alcuna correzione, ringraziandolo di averlo reso partecipe delle fatiche letterarie e pregandolo di continuare ad inviargli i frutti del suo lavoro, quando le Muse lo ispireranno nuovamente. [Querini si riferisce probabilmente all'Accademia degli Intenti di Pavia, di cui fece parte egli stesso. Si veda a proposito la lettera con incipit: "Nella Academia degli Intenti qui a Pavia della quale io pur son membro"]. [Nella "Tavola delle lettere che si contengono in questo libro" a inizio volume, la lettera è posta sotto il capo di "Lodare"].
Fonte o bibliografia Marcantonio Querini, Lettere, Venezia, Barezzo Barezzi, 1613, c. 7r.
Compilatore Barozzi Elisa
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