|
 |
 |
|
 |
|
 |
 |
 |
 |
 |
Mittente |
Querini (Quirini) Marcantonio (Sebastiano) |
Destinatario |
Grimani Francesco |
Data |
|
Tipo data |
Assente |
Luogo di partenza |
Pavia |
Luogo di arrivo |
Venezia |
Incipit |
Se Vostra Signoria Clarissima può persuadersi, che il mio breve silenzio proceda da poca memoria |
Contenuto e note |
Marcantonio Querini scrive a Francesco Grimani [non si trovanon ulteriori informazioni sul personaggio, tuttavia la famiglia Grimani appartiene al patriziato veneziano] per giustificare il breve silenzio epistolare che, però, non deve essere interpretato come segno di diminuita amicizia. Dichiara, anzi, di aver scritto in diverse occasioni, dopo essere partito da Venezia. Inoltre Querini ha chiesto a padre Ippolito [è possibile si tratti dello stesso padre o frate Ippolito Rossi, cui Querini indirizza alcune lettere], dopo il ritorno "costà" [a Pavia], di riferire a Francesco Grimani "calde raccomandazioni" e notizie riguardo i propri affari: queste sono chiaramente manifestazioni di affetto sincero. Chiede dunque a Grimani di non dimostrarsi geloso, perchè l'effetto della gelosia è la diminuzione dell'amore. [Nella "Tavola delle lettere che si contengono in questo libro" a inizio volume, la lettera è posta sotto il capo di "Giustificare"]. |
Fonte o bibliografia |
Marcantonio Querini, Lettere, Venezia, Barezzo Barezzi, 1613, c. 2v. |
Compilatore |
Barozzi Elisa |
|
 vai al documento
|
|
|
|
Torna all’elenco dei risultati
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|