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Mittente |
Caro Annibale |
Destinatario |
Lallo Antonio |
Data |
17/7/1542 |
Tipo data |
effettiva |
Luogo di partenza |
Roma |
Luogo di arrivo |
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Incipit |
Così per la parentezza e per l'affezione, che è stata sempre fra i nostri |
Contenuto e note |
Annibal Caro scrive a Antonio Lallo, a cui è legato da "parentezza" e "affezione", informandolo della dubbia riuscita di un affare che gli aveva affidato. Considerata quindi la difficoltà di trovare l'"occasione" e il "mezzo d'altri", elementi fondamentali affinché si possa ottenere il successo sperato, Annibal Caro consiglia al suo parente di rivolgersi a "messer Michelangelo" presso il quale, al servizio di un signore di certo più influente, avrebbe potuto trovare maggiore fortuna. [La missiva si trova nel codice apografo Paris, Fonds Italien, Ital. 1707, c. 128r, che tràdita il libro di lettere fatto allestire da Annibal Caro; è edita per la prima volta nella stampa a cura di Paolo Manuzio 'De le Lettere Familiari del Commendatore Annibal Caro', Venezia, 1572-1575, vol. I, pp. 154-155]. |
Fonte o bibliografia |
Annibal Caro, Lettere Familiari, edizione critica con introduzione e note di Aulo Greco, Firenze, Le Monnier, 3 voll., 1957-1961, vol. I, p. 255. |
Compilatore |
Burattini Ilaria |
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