Mittente Caro Annibale Destinatario Varchi Benedetto
Data 21/3/1542 Tipo data effettiva
Luogo di partenza Roma Luogo di arrivo Bologna
Incipit Non vi posso scriver cosa che messer Alberto non sia per dirvi
Contenuto e note Annibal Caro, anticipato da "messer Alberto" [Alberto del Bene], consola per lettera il suo amico Benedetto Varchi per la perdita prematura del giovane nipote [Giovanni Pini], esortandolo a trovare conforto nell'amicizia e negli studi. Dopo aver manifestato la speranza di poter incontrare Benedetto Varchi a Roma, durante una delle sue soste estive, Annibal Caro, che si dice ancora scosso dalla morte di Giovanni Guidiccioni, chiude la lettera raccomandandosi a Lorenzo Lenzi, l"Alamanno" [Battista Alamanni], Ugolino Martelli e "messer Alberto" [Alberto del Bene].
[La missiva si trova nel codice apografo Paris, Fonds Italien, Ital. 1707, cc. 124v-125r, che tràdita il libro di lettere fatto allestire da Annibal Caro; è edita per la prima volta nella stampa a cura di Paolo Manuzio 'De le Lettere Familiari del Commendatore Annibal Caro', Venezia, 1572-1575, vol. I, pp. 147-148].
Fonte o bibliografia Annibal Caro, Lettere Familiari, edizione critica con introduzione e note di Aulo Greco, Firenze, Le Monnier, 3 voll., 1957-1961, vol. I, pp. 253- 254.
Compilatore Burattini Ilaria
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