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Mittente |
Caro Annibale |
Destinatario |
Vettori Pier |
Data |
31/3/1541 |
Tipo data |
effettiva |
Luogo di partenza |
Roma |
Luogo di arrivo |
Firenze |
Incipit |
Non so a chi di due mi debba havere maggior obligo, o a voi che m'abbiate fatto guadagnar l'amicizia |
Contenuto e note |
Annibal Caro scrive in risposta a Pier Vettori che lo aveva esortato ad aiutare Cosimo Rucellai [Cosimo di Palla Rucellai], intercedendo a suo favore con alcuni "galantuomini". Dopo aver accennato alla visita a Francesco Maria Molza, fatta in compagnia dello stesso Cosimo [Cosimo di Palla Rucellai], Annibal Caro augura a Pier Vettori "lunga vita e profonda quiete" per poter continuare i suoi studi, con la raccomandazione tuttavia di non alienarsi dalla vita comune. [La missiva si trova nel codice apografo Paris, Fonds Italien, Ital. 1707, c. 113r, che tràdita il libro di lettere fatto allestire da Annibal Caro; è edita per la prima volta nella stampa a cura di Paolo Manuzio 'De le Lettere Familiari del Commendatore Annibal Caro', Venezia, 1572-1575, vol. I, pp. 128-129]. |
Fonte o bibliografia |
Annibal Caro, Lettere Familiari, edizione critica con introduzione e note di Aulo Greco, Firenze, Le Monnier, 3 voll., 1957-1961, vol. I, pp. 228-229. |
Compilatore |
Burattini Ilaria |
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