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Mittente |
Caro Annibale |
Destinatario |
Guidiccioni Giovanni, vescovo di Fossombrone e Presidente di Romagna, poi Legato della Marca |
Data |
5/2/1541 |
Tipo data |
effettiva |
Luogo di partenza |
Serra San Quirico |
Luogo di arrivo |
Roma |
Incipit |
A la virtù et continenza di Vostra Signoria non conviene intendere il mondo altramente |
Contenuto e note |
Annibal Caro, a Serra San Quirico in compagnia di Antonio Allegretti, scrive a Giovanni Guidiccioni, per il quale si prospetta una nunziatura in Portogallo. Dando notizia di una visita frettolosa a Serra San Quirico da parte di Lorenzo Fogini [o Lorenzo Foggini o Lorenzo Foggino], prosegue assicurandolo della sua presenza a Camerino, dove si potranno incontrare in occasione dell'arrivo di Paolo III [Alessandro Farnese] e della corte pontificia, cui avrebbe dovuto prendere parte lo stesso Guidiccioni. In chiusa, Annibal Caro raccomanda di consegnare le lettere a lui dirette a Marc' Antonio Piccolomini [membro dell'Accademia degli Intronati di Siena, anche noto col nome di Il Sodo], servendosi dell'aiuto del commissario [Pompeo Mariscotti] e dell'Arcivescovo di Siena e Governatore della Marca [Francesco di Sallustio Bandini Piccolomini]. [La missiva si trova nel codice apografo Paris, Fonds Italien, Ital. 1707, c. 108r, che tràdita il libro di lettere fatto allestire da Annibal Caro; è edita per la prima volta in 'Lettere inedite di Annibal Caro' con annotazioni di Pietro Mazzucchelli, Milano, Pogliani, 1827-1830, vol. I, pp. 83-84]. |
Fonte o bibliografia |
Annibal Caro, Lettere Familiari, edizione critica con introduzione e note di Aulo Greco, Firenze, Le Monnier, 3 voll., 1957-1961, vol. I, p. 219. |
Compilatore |
Burattini Ilaria |
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