Mittente Caro Annibale Destinatario Spiriti Cristoforo, vescovo di Cesena
Data 16/9/1540 Tipo data effettiva
Luogo di partenza Faenza Luogo di arrivo Roma
Incipit Vostra Signoria fa la legge del buon compagno, et essa medesima la prevarica
Contenuto e note Annibal Caro ammonisce bonariamente Cristoforo Spiriti, vescovo di Cesena, per essersi dilungato con scuse eccessivamente ampollose rivolte al "Presidente" [Giovanni Guidiccioni], persona che "arebbe più caro d'esser un poco amato da vero, che molto adorato a la cortigiana". Per tale ragione, Annibal Caro esorta il suo corrispondente ad abbandonare "le convenevolezze de la chierica, e le superstizioni de lo scrivere quando non bisogna".
[La missiva si trova nel codice apografo Paris, Fonds Italien, Ital. 1707, c. 102r, che tràdita il libro di lettere fatto allestire da Annibal Caro; è edita per la prima volta in 'Lettere inedite di Annibal Caro' con annotazioni di Pietro Mazzucchelli, Milano, Pogliani, 1827-1830, vol. I, pp. 77-78].
Fonte o bibliografia Annibal Caro, Lettere Familiari, edizione critica con introduzione e note di Aulo Greco, Firenze, Le Monnier, 3 voll., 1957-1961, vol. I, p. 203.
Compilatore Burattini Ilaria
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