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Mittente |
Caro Annibale |
Destinatario |
Fogini Lorenzo |
Data |
10/7/1540 |
Tipo data |
effettiva |
Luogo di partenza |
Roma |
Luogo di arrivo |
Romagna |
Incipit |
Sono molti giorni ch'io non istò col capo a bottega |
Contenuto e note |
Annibal Caro scrive a Lorenzo Fogini [o Lorenzo Foggini o Lorenzo Foggino], uno dei segretari di Giovanni Guidiccioni, scusandosi di non aver risposto alle sue "burle". La lettera prosegue con la promessa di trovare l'"uomo, che deve essere l'ucciditore" della povertà dell'amico, consolandolo con il dirsi certo "che un giorno usciremo tutti de' cenci". Annibal Caro chiude la missiva con un accenno scherzoso alll'"uomo della sua cristiana", pronosticando che presto "diventerà un tofano", ovvero - secondo una memoria boccaccesca - un marito tradito. [La missiva si trova nel codice apografo Paris, Fonds Italien, Ital. 1707, c. 101v, che tràdita il libro di lettere fatto allestire da Annibal Caro; è edita per la prima volta in 'Lettere inedite di Annibal Caro' con annotazioni di Pietro Mazzucchelli, Milano, Pogliani, 1827-1830, vol. I, pp. 76-77]. |
Fonte o bibliografia |
Annibal Caro, Lettere Familiari, edizione critica con introduzione e note di Aulo Greco, Firenze, 3 voll., Le Monnier, 1957-1961, vol. I, p. 202. |
Compilatore |
Burattini Ilaria |
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