Mittente Caro Annibale Destinatario Guidiccioni Giovanni, vescovo di Fossombrone e Presidente di Romagna, poi Legato della Marca
Data 10/7/1540 Tipo data effettiva
Luogo di partenza Roma Luogo di arrivo Romagna
Incipit I beneficii di Vostra Signoria Reverendissima verso di me sono sì grandi
Contenuto e note Annibal Caro, superate le controversie con Giovanni Gaddi, comunica a Giovanni Guidiccioni il rinnovo di un anno del suo servizio nella Provincia di Romagna. Annibal Caro prosegue la lettera facendo accenno a un ignoto "Reverendissimo", il quale, stando alle voci di Giovan Battista Bernardi sarebbe considerato una "persona molto artificiosa". Nonostante ciò, Annibal Caro esorta a "cercar con tutti i modi di guadagnarselo da vero", guardando anche al favore di cui questo "Reverendissimo" gode presso Niccolò Ardinghelli, da poco nominato segretario pontificio [ma si veda la lettera del 25 giugno 1540 a Giovanni Guidiccioni: "Due giorni fa giunsi in Roma, più tardi che'l viaggio non è lungo"]. Esclusa la possibile partenza per Bologna e per la Francia, dove andrà invece monsignor Giovanni Della Casa, Annibal Caro dice di non sapere dove Paolo III [Alessandro Farnese] ha intenzione di inviare lo stesso Giovanni Guidiccioni, una volta terminato l'incarico in Romagna. La lettera prosegue con il riferimento al caso del capitano Bellantonio [si veda la missiva del 25 giugno 1540 a Giovanni Guidiccioni: "Due giorni fa giunsi in Roma, più tardi che'l viaggio non è lungo"] e della sorpresa di Giovan Battista Bernardi di vedersi rimproverato da Guidiccioni [Giovanni Gudiccioni] per alcune sue inadempienze; si fa poi menzione del capitano Cesare Beccari trattenuto, con gli altri capitani ravennati, dal Guidiccioni [Giovanni Guidiccioni], e delle polemiche mosse contro l'auditore [Bernardino de' Medici] dal capitano Cesare Rasponi, il quale invece, con il conte Giovan Francesco da Bagno [Giovan Francesco Guidi da Bagno], si raccomanda al vescovo [Giovanni Guidiccioni].
[La missiva si trova nel codice apografo Paris, Fonds Italien, Ital. 1707, cc. 100rv, che tràdita il libro di lettere fatto allestire da Annibal Caro; è edita per la prima volta, ma non integralmente, nella stampa a cura di Paolo Manuzio 'De le Lettere Familiari del Commendatore Annibal Caro', Venezia, 1572-1575, vol. I, pp. 108-110. Appare poi con il testo completo in 'Lettere inedite di Annibal Caro' con annotazioni di Pietro Mazzucchelli, Milano, Pogliani, 1827-1830, vol. I, pp. 73-76].
Fonte o bibliografia Annibal Caro, Lettere Familiari, edizione critica con introduzione e note di Aulo Greco, Firenze, Le Monnier, 3 voll., 1957-1961, vol. I, pp. 199-201.
Compilatore Burattini Ilaria
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