Mittente Caro Annibale Destinatario Guidiccioni Giovanni, vescovo di Fossombrone e Presidente di Romagna, poi Legato della Marca
Data 3/7/1540 Tipo data effettiva
Luogo di partenza Roma Luogo di arrivo Romagna
Incipit L'amico m' ha trattenuto più d'otto giorni, avanti, che mai habbia voluto
Contenuto e note In questa lettera destinata a Giovanni Guidiccioni, Annibal Caro descrive l'ulteriore scontro con Giovanni Gaddi, "più bel piantatore" di Paolo III [Alessandro Farnese]. Nonostante le richieste di Annibal Caro infatti il Gaddi [Giovanni Gaddi] stenta a concedere il suo ritorno nella Provincia di Romagna. Deciso "di riconoscermi una volta per libero", Annibal Caro si affida così ai consigli di Giovanni Guidiccioni, per poi comunicargli l'arrivo da Perugia del Duca di Castro [Pier Luigi Farnese] e del suo impegno affinché "messer Claudio" [Claudio Tolomei] possa offrigli qualche "buono officio". La lettera si chiude con i canonici saluti, rivolti questa volta anche al "Capitano" [Cesare Beccari], all' "Auditore [Bernardino de' Medici] e al "Pretore".
[La missiva si trova nel codice apografo Paris, Fonds Italien, Ital. 1707, cc. 99v-100r, che tràdita il libro di lettere fatto allestire da Annibal Caro; è edita per la prima volta in 'Lettere CXXVI del Commendatore Annibal Caro', raccolte da Giulio Bernardino, Tomitano Opitergino ed ora per la prima volta pubblicate, Venezia, 1791, vol. II, pp. 20-21].
Fonte o bibliografia Annibal Caro, Lettere Familiari, edizione critica con introduzione e note di Aulo Greco, Firenze, Le Monnier, 3 voll., 1957-1961, vol. I, pp. 198-199.
Compilatore Burattini Ilaria
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