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Mittente |
Caro Annibale |
Destinatario |
Gaddi Giovanni |
Data |
13/3/1540 |
Tipo data |
effettiva |
Luogo di partenza |
Forlì |
Luogo di arrivo |
Roma |
Incipit |
Scrivendomisi da Roma, che giunto il termine de la mia licenza |
Contenuto e note |
Annibal Caro chiede a monsignor Giovanni Gaddi, insospettito dal silenzio del suo segretario, di poter prolungare la licenza presso "Monsignor Presidente" di Romagna [Giovanni Guidiccioni], in difficoltà nella gestione della provincia e nella possibilità di poterlo ricompensare [cfr. lettera a Giovanni Gaddi del 4 febbraio 1540: "Questa sarà solo per visitar Vostra Signoria che altro non ho da dirle, se già non le scrivessi"]. Senza il consenso di Giovanni Gaddi, Annibal Caro si dice però pronto a tornare a Roma. [La missiva si trova nel codice apografo Paris, Fonds Italien, Ital. 1707, cc. 93v-94r, che tràdita il libro di lettere fatto allestire da Annibal Caro; è edita per la prima volta nella stampa a cura di Paolo Manuzio 'De le Lettere Familiari del Commendatore Annibal Caro', Venezia, 1572-1575, vol. I, pp. 105-107]. |
Fonte o bibliografia |
Annibal Caro, Lettere Familiari, edizione critica con introduzione e note di Aulo Greco, Firenze, Le Monnier, 3 voll., 1957-1961, vol. I, pp. 188-189. |
Compilatore |
Burattini Ilaria |
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