Mittente Caro Annibale Destinatario Alamanni Luigi
Data 28/1/1540 Tipo data effettiva
Luogo di partenza Ravenna Luogo di arrivo Roma
Incipit Io mi tenea pur troppo honorato de la benivolenza di Vostra Signoria senza che mi degnasse ancora
Contenuto e note Annibal Caro scrive a Luigi Alamanni, dicendosi onorato della benevolenza offertagli e lusingato dalla "liberalità" dimostratagli dal cardinale Ippolito d'Este. Contando infatti sull'intercessione di Luigi Alamanni, al tempo al servizio della famiglia d'Este, Annibal Caro non crede di poter ricambiare tanto favore se non con la "lingua" e le "Muse". La lettera si chiude con un saluto a Niccolò e Battista Alamanni, figli di Luigi [Luigi Alamanni].
[La missiva si trova nel codice apografo Paris, Fonds Italien, Ital. 1707, c. 84v, che tràdita il libro di lettere fatto allestire da Annibal Caro; è edita per la prima volta nella stampa a cura di Paolo Manuzio 'De le Lettere Familiari del Commendatore Annibal Caro', Venezia, 1572-1575, vol. I, pp. 100-101].
Fonte o bibliografia Annibal Caro, Lettere Familiari, edizione critica con introduzione e note di Aulo Greco, Firenze, Le Monnier, 3 voll., 1957-1961, vol. I, p. 174.
Compilatore Burattini Ilaria
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