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Mittente |
Manfredi Muzio |
Destinatario |
Manfredi Verticordia, sua figliuola |
Data |
13/12/1591 |
Tipo data |
effettiva |
Luogo di partenza |
Nansì [Nancy, Francia] |
Luogo di arrivo |
Pavia |
Incipit |
L'altr'hieri hebbi la tua lettera, e mi fu cara, non tanto |
Contenuto e note |
Muzio Manfredi scrive a sua figlia Verticordia Manfredi [di lei sappiamo che nacque il 30 luglio 1584, e che dal 1603 fu suora a Ravenna. Cfr. anche le lettere con incipit: "Nel partirmi da Tortona, feci risolutione, di lasciare in Pavia", "Per la vostra de gli otto, del passato, ricevuta a diece"] affermando di aver ricevuto la sua lettera due giorni prima [11 dicembre], e di averla apprezzata non tanto perché fu la prima lettera che gli scrisse, ma in quanto trattasi della "prima scrittura" di sua mano che vide; per tale motivo, le invia una collana con settantuno "agate", una delle più belle che si siano trovate [a Nancy, in Francia], chiedendole di dargli conferma della ricezione. Inoltre, la avvisa che se desidera continuare a ricevere "cose belle" da lui finché le è lontano, deve imparare tutto quanto è necessario a una ragazza nobile e assennata, ricordandole che la lettera che lei gli ha scritto è del "penultimo giorno di novembre" [29 novembre], giorno nel quale lei compì "sette anni e quattro mesi". |
Fonte o bibliografia |
Muzio Manfredi, 'Lettere brevissime', Venezia, Meglietti, 1606, p. 287, n° 347 |
Compilatore |
Angeloni Alessandra |
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