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Mittente |
Manfredi Muzio |
Destinatario |
Gonzaga Polissena |
Data |
8/12/1591 |
Tipo data |
effettiva |
Luogo di partenza |
Nansì [Nancy, Francia] |
Luogo di arrivo |
Mantova |
Incipit |
Haveva io mezo giurato di non dare mai più a Vostra Signoria |
Contenuto e note |
Muzio Manfredi scrive a Polissena Gonzaga [figlia di Carlo Gonzaga di Bozzolo, e moglie di Ferrante de' Rossi dei conti di San Secondo; fu una delle donne cantata da Manfredi in: Muzio Manfredi, 'Cento donne cantate da Mutio Manfredi il Fermo Academico Innominato di Parma. Al serenissimo principe di Mantova', Parma, Erasmo Viotti, 1580] ricordando di aver mezzo giurato che non le avrebbe più consegnato il madrigale [non identificabile] che compose sulle sue mani, dal momento che quando glielo presentò, lei si rifiutò di prenderlo; inoltre, dichiara di aver avuto intenzione di bruciarlo, ma poi ripensandoci si è chiesto se valesse la pena che un suo "figliuolo" [il madrigale] "nato in onore della più bella cosa del mondo" dovesse morire a causa "della più crudel donna del mondo": quindi, avendolo conservato fino a quel momento, glielo rimanda nella speranza che lei oltre ad accoglierlo lo apprezzi anche. [Si consideri che le lettere del Manfredi sono datate in modo fittizio, tali da poter essere disposte in modo consecutivo nel corso dell'anno 1591, e che i possibili riferimenti temporali ivi presenti potrebbero essere stati manipolati con accurata attenzione nel far coincidere i tempi. In questa lettera, nello specifico, non ci sono elementi su cui poter ragionare circa una possibile datazione diversa da quella scritta dall'autore]. |
Fonte o bibliografia |
Muzio Manfredi, 'Lettere brevissime', Venezia, Meglietti, 1606, p. 283, n° 342 |
Compilatore |
Angeloni Alessandra |
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