Mittente Manfredi Muzio Destinatario Nalli Lucida
Data 27/11/1591 Tipo data effettiva
Luogo di partenza Nansì [Nancy, Francia] Luogo di arrivo Roma
Incipit Grandemente s'inganna chiunque crede una grande affettione poter giamai
Contenuto e note Muzio Manfredi scrive a Lucida Nalli [una sua composizione si legge nella raccolta di versi di vari poeti 'Per donne romane', curata dal Manfredi: 'Per donne romane rime di diversi raccolte, & dedicate al signor Giacomo Buoncompagni da Mutio Manfredi', Bologna, per Alessandro Benacci, 1575] dichiarando che sbaglia chiunque creda che un grande affetto, soprattutto se nato dalla virtù, confermato dalla ragione, e regolato dall'onestà, possa essere vinto dal tempo o dalla lontananza, o da entrambi: un affetto simile è quello che ha sempre sentito il Manfredi nei confronti della Nalli, e per tale motivo esso non può né essere distrutto né diminuire. Quindi, rassicurandola, la invita a fare lo stesso con lui, e a leggere quei versi [non identificabili] che le invia composti per lei, continuando a considerarlo un suo servitore. [Si consideri che le lettere del Manfredi sono datate in modo fittizio, tali da poter essere disposte in modo consecutivo nel corso dell'anno 1591, e che i possibili riferimenti temporali ivi presenti potrebbero essere stati manipolati con accurata attenzione nel far coincidere i tempi. In questa lettera, nello specifico, non ci sono elementi su cui poter ragionare circa una possibile datazione diversa da quella scritta dall'autore].
Fonte o bibliografia Muzio Manfredi, 'Lettere brevissime', Venezia, Meglietti, 1606, p. 273, n° 331
Compilatore Angeloni Alessandra
vai al documento
Torna all’elenco dei risultati