Mittente Manfredi Muzio Destinatario Vagnoli Striggi (Striggio) Virginia
Data 6/11/1591 Tipo data effettiva
Luogo di partenza Nansì [Nancy, Francia] Luogo di arrivo Mantova
Incipit Tre mesi sono, fu chi da Parma scrivendo, si dolse
Contenuto e note [Innanzitutto, si consideri che questa lettera fa congetturalmente parte di un plico di tre lettere inviato da Muzio Manfredi ad Ascanio Cicerchia, secondo quanto si deduce dalla lettera indirizzata a quest'ultimo, con incipit: "Oltre al salutare Vostra Signoria et al baciarle la mano"; le tre lettere in questione sono destinate a tre donne, e sono accomunate dal fatto di essere tutte indirizzate a Mantova]. Muzio Manfredi scrive a Virginia Vagnoli Striggi [cantante e liutista senese] ricordando che tre mesi prima [nell'agosto 1591] questa, credendolo morto, dispiacendosi di ciò aveva scritto a sua moglie, Ippolita [Benigni Della Penna, musicista e dama della stessa signora del Manfredi, la duchessa Dorotea di Lorena]; Muzio, essendo in realtà ancora in vita, come lo è mentre scrive questa lettera, ne aveva riso insieme alla moglie. Quindi, afferma di aver appreso che Alessandro [Striggi (Striggio)], marito di Virginia, è morto: se non fosse vero, come spera, li invita entrambi a ridere a loro volta di questa sua lettera; se invece fosse vero, si dice addolorato per aver perso un "carissimo amico", per la sofferenza che starà patendo la sua destinataria, e per il fatto che il mondo abbia perso un uomo di "bontà singolare e di rarissima virtù", a favore invece del cielo. Infine, la invita a non affiliggersi troppo per il fatto che il marito "sia salito in cielo". [Si consideri che le lettere del Manfredi sono datate in modo fittizio, tali da poter essere disposte in modo consecutivo nel corso dell'anno 1591, e che i possibili riferimenti temporali ivi presenti potrebbero essere stati manipolati con accurata attenzione per far coincidere i tempi. In questo caso, dando credito alla notizia della morte di Alessandro Striggio, il 29 febbraio 1592, tre mesi dopo la datazione della lettera, possiamo ipotizzare che la lettera sia stata scritta dopo o che, come del resto supposto dal Manfredi, fosse giunta a Nancy una falsa notizia].
Fonte o bibliografia Muzio Manfredi, 'Lettere brevissime', Venezia, Meglietti, 1606, p. 355, n° 31 [In entrambe le ed. la lettera è erroneamente numerata 31 invece di 310]
Compilatore Angeloni Alessandra
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