Mittente Manfredi Muzio Destinatario Guerriero (Guerrieri) Gio. [Giovanni] Battista
Data 1/11/1591 Tipo data effettiva
Luogo di partenza Nansì [Nancy, Francia] Luogo di arrivo Mantova
Incipit Molti giudicano, che il tardar molto di scrivere a gli amici
Contenuto e note Muzio Manfredi scrive a Gio. [Giovanni] Battista Guerriero (Guerrieri) [ministro del duca di Mantova, Vincenzo I Gonzaga ('Antonio Maria Viani e la facciata di Palazzo Guerrieri a Mantova', a cura di Giovanni Coppadoro, Firenze, Alinea, 2010, p. 39)] affermando che molti credono che il motivo per il quale si tarda a scrivere agli amici sia che ci si dimentichi di loro, e per tale motivo si arrabbiano; tuttavia, secondo il Manfredi questi sbagliano: infatti, il tardare a scrivere, a patto che realmente si scriva e non vi siano "facende" [in sospeso, o ostilità], dimostra una memoria più grande, e invece arrabbiarsi dimostra poca sicurezza nell'amicizia. A tal proposito, Muzio afferma di non aver fatto nulla di male nel tardare a scrivere al Guerriero, e che se questi si fosse arrabbiato avrebbe sbagliato; infatti, gli scrive ora e fra di loro non c'è alcun'altra faccenda, ma solo affetto. Infine, gli chiede [retoricamente] che cosa avrebbe dovuto scrivergli prima, se ora dopo aver tardato così tanto non ha comunque nulla da dirgli che questi già non sappia. [Si consideri che le lettere del Manfredi sono datate in modo fittizio, tali da poter essere disposte in modo consecutivo nel corso dell'anno 1591, e che i possibili riferimenti temporali ivi presenti potrebbero essere stati manipolati con accurata attenzione per far coincidere i tempi. In questa lettera, nello specifico, non ci sono elementi su cui poter ragionare circa una possibile datazione diversa da quella scritta dall'autore]. [Per completezza, si noti che il Manfredi scrive con gli stessi toni anche alla moglie del Guerrieri, Barbara Rangona Guerriera, nella lettera con incipit: "Nella lettera, che io scrivo al Signor Gio. Battista consorte di Vostra Signoria"].
Fonte o bibliografia Muzio Manfredi, 'Lettere brevissime', Venezia, Meglietti, 1606, p. 251, n° 305
Compilatore Angeloni Alessandra
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