Mittente Manfredi Muzio Destinatario Franca (Franco) Veronica
Data 30/10/1591 Tipo data effettiva
Luogo di partenza Nansì [Nancy, Francia] Luogo di arrivo Venezia
Incipit Il bellissimo sonetto, che Vostra Signoria mi ha mandato in laude
Contenuto e note Muzio Manfredi scrive a Veronica Franca (Franco) [questa morì nel luglio 1591; a tal proposito, si consideri che le lettere del Manfredi sono datate in modo fittizio, tali da poter essere disposte in modo consecutivo nel corso dell'anno 1591, e che i possibili riferimenti temporali ivi presenti potrebbero essere stati manipolati con accurata attenzione per far coincidere i tempi. In questo caso, è congetturabile che la lettera fosse in realtà scritta precedentemente] ringraziandola per quel "bellissimo sonetto" [con incipit: "Ecco del tuo fallir degna mercede"] che gli ha inviato in lode della sua 'Semiramis tragedia' [Muzio Manfredi, 'La Semiramis tragedia [...]', Bergamo, Ventura, 1593; il sonetto risulta inserito nel paratesto in calce]. Tale composizione dimostra sia l'ingegno della Franco, sia l'amore che questa ha nei confronti del Manfredi, il quale viene così onorato da suscitare il suo stesso stupore; inoltre, ha dimostrato la sua impareggiabile cortesia nel mandarglielo fino a [Nancy in Francia, dove Manfredi soggiornò dal dicembre 1590 dopo il trasferimento della sua signora Dorotea di Lorena]. Infine, Manfredi le porge i suoi ringraziamenti attraverso questa lettera, ma con la promessa che in breve tempo la ringrazierà in un altro modo [su cui ci viene in aiuto un'altra lettera del Manfredi alla Franco, datata 20 luglio 1593, e contenuta in 'Cento lettere scritte da Mutio Manfredi, il Fermo academico innominato [...] Novamente date in luce. Tutte in un soggetto [...]', Pavia, Viano, 1594, p. 100; in essa si legge che la ringraziò inviandole un sonetto in lode. Anche in questo caso, essendo la lettera datata ben due anni più tardi rispetto alla morte della Franco, è congetturabile che fosse scritta precedentemente]. Intanto le augurando buona salute e tempo libero al fine di "dar l'ultima mano" al suo "poema epico" [non identificabile].
Fonte o bibliografia Muzio Manfredi, 'Lettere brevissime', Venezia, Meglietti, 1606, p. 249, n° 303
Compilatore Angeloni Alessandra
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