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Mittente |
Manfredi Muzio |
Destinatario |
Panciera Bartolomeo (Bartolommeo) |
Data |
27/10/1591 |
Tipo data |
effettiva |
Luogo di partenza |
Nansì [Nancy, Francia] |
Luogo di arrivo |
Mantova |
Incipit |
Ricordami con grandissimo diletto, che Vostra Signoria era l'Atleta del Fido |
Contenuto e note |
Muzio Manfredi scrive a Bartolomeo (Bartolommeo) Panciera [scrittore mantovano] ricordando come questi fosse "l'Atleta" [nel senso di strenuo difensore] del 'Fido amante poema eroico' [Curzio Gonzaga, 'Il fido amante. Poema eroico, di Curtio Gonzaga, figliuolo di Luigi dell'antichissima casa de' prencipi di Mantova', Mantova, Giacomo Ruffinello, 1582], e che avesse poi invece abbandonato tale "impresa" poiché resosi conto di aver torto nel difendere una "causa ingiusta". Tuttavia, Muzio afferma di aver saputo che l'autore [Curzio Gonzaga] l'ha revisionato, corretto, ampliato e ristampato [Curzio Gonzaga, 'Il fidamante poema eroico dell'illustriss.mo sign.or Curtio Gonzaga, ricorretto da lui, et di nuovo ristampato, aggiuntivi gli argomenti dell'illustre, & virtuosiss. signora Maddalena Campiglia, & con le Moralità d'incerto autore', Venezia, all'insegna del Leone, 1591]; così, nel caso in cui il Panciera non voglia più difenderlo non importerà molto, dal momento che esso è stato "ridotto ad intiera perfezione"; nel caso invece in cui egli vorrà continuare a difendere l'opera, non dovrà preoccuparsene comunque molto, dal momento che l'opera si difenderà da sola, e [Curzio Gonzaga] non dovrà più pregare le persone affinché la leggano. Infine, rallegrandosi di tutto ciò, dichiara di inviare al suo destinatario alcuni versi [non reperiti] per Giulia [non identificabile], moglie di lui. [Per completezza, si guardi alla lettera che il Manfredi scrive a Curzio Gonzaga, con incipit: "Un cavaliere Italiano Illustrissimo e dotto, che l'altr'hieri passò"; da essa si apprende come Muzio disapprovasse l'azione "tutta finta" del 'Fidamante': infatti, questi così come altri membri della sua stessa accademia, l'Accademia degli Innominati di Parma, erano favorevoli al rispetto del canone aristotelico della scelta di un argomento storico (Lucia Denarosi, 'L'accademia degli Innominati di Parma: teorie letterarie e progetti di scrittura (1574-1608)', Firenze, Società Editrice Fiorentina, 2003, p. 196)] |
Fonte o bibliografia |
Muzio Manfredi, 'Lettere brevissime', Venezia, Meglietti, 1606, p. 246, n° 300 |
Compilatore |
Angeloni Alessandra |
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