|
 |
 |
|
 |
|
 |
 |
 |
 |
 |
Mittente |
Manfredi Muzio |
Destinatario |
Gottifredi Gioseppe (Gioseppe), conte |
Data |
19/10/1591 |
Tipo data |
effettiva |
Luogo di partenza |
Nansì [Nancy, Francia] |
Luogo di arrivo |
Cesena |
Incipit |
In Vinegia intesi, che Vostra Signoria era a Roma, e vi era stata |
Contenuto e note |
Muzio Manfredi scrive al conte Gioseppe (Giuseppe) Gottifredi [secondo quanto si afferma nella lettera, dovrebbe trattarsi di un uomo cesenate; fu uno degli autori le cui composizioni confluirono nella raccolta di versi di vari poeti 'Per donne romane', curata dal Manfredi (Muzio Manfredi, 'Per donne romane rime di diversi raccolte, & dedicate al signor Giacomo Buoncompagni da Mutio Manfredi', Bologna, per Alessandro Benacci, 1575)] affermando che quando si trovò a Venezia [i soggiorni noti del Manfredi a Venezia datano al 1587, 1588 o 1590], apprese che questi era a Roma ove diede prova del suo "raro e pellegrino ingegno con opere" sia di dottrina che di diletto: quanto ciò rendesse felice il Manfredi, lo può di certo affermare chi è al corrente dell'amore fra loro due, e dell'amore che si deve alla loro patria [si ricordi, infatti, che anche Muzio Manfredi nacque a Cesena]. Quindi, afferma che se in passato la città di Cesena era "oscura" perché non aveva uomini valorosi che la rendessero illustre "altro che d'arme", ora invece il Gottifredi e Giacomo (Jacopo) Mazzo [Mazzoni] [altro destinatario del Manfredi, nella lettera con incipit: "Hora, che sono le vacanze de gli studi, credo che Vostra Signoria"] con il loro "splendor di lettere gravissime e belle" la rendono illustre più delle antiche Roma e Atene [la lettera è ricordata in Pietro Paolo Ginanni, 'Memorie storico-critiche degli scrittori ravennati del reverendissimo padre d. Pietro Paolo Ginanni', 2 voll., Faenza, Gioseffantonio Archi, 1769, II, p. 17, con interpretazione errata: "Manfredi [...] loda questa Città per avere dati al mondo il Mazzoni chiaro per lettere, ed il Gottifredi illustre per armi"]. Infine, afferma che per tale motivo, anche il solo essere nato [a Cesena] lo rende altero e superbo. [Si consideri che le lettere del Manfredi sono datate in modo fittizio, tali da poter essere disposte in modo consecutivo nel corso dell'anno 1591, e che i possibili riferimenti temporali ivi presenti potrebbero essere stati manipolati con accurata attenzione per far coincidere i tempi. In questa lettera, nello specifico, non ci sono elementi su cui poter ragionare circa una possibile datazione diversa da quella scritta dall'autore]. |
Fonte o bibliografia |
Muzio Manfredi, 'Lettere brevissime', Venezia, Meglietti, 1606, p. 239, n° 292 |
Compilatore |
Angeloni Alessandra |
|
 vai al documento
|
|
|
|
Torna all’elenco dei risultati
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|