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Mittente |
Manfredi Muzio |
Destinatario |
d'Argotte (de Argotte) (Argotta) Carretta (Del Carretto) Gnese (Agnese), donna [Ines], marchesa di Grana |
Data |
9/10/1591 |
Tipo data |
effettiva |
Luogo di partenza |
Nansì [Nancy, Francia] |
Luogo di arrivo |
Mantova |
Incipit |
A pena, a pena intesi alcuni mesi sono, delle nozze di Vostra Signoria |
Contenuto e note |
Muzio Manfredi scrive alla marchesa di Grana [in provincia di Asti] Gnese (Agnese) d'Argotte (de Argotte) (Argotta) Carretta (Del Carretto) [anche chiamata Donna Ines; fu l'amante del duca di Mantova Vincenzo I Gonzaga; dal 1587 si stabilì a Mantova a Palazzo Te] dichiarando che non appena qualche mese prima venne a conoscenza delle sue nozze [con Prospero del Carretto], della sua nomina a marchesa [di Grana] dal duca di Mantova [il feudo di Grana le fu assegnato dal duca Vincenzo nel 1589], e della sua "smisurata [...] fortuna", le scrisse una lettera [non reperita] rallegrandosi per tutto ciò, secondo quell'affetto che credeva esserci fra loro: infatti, Agnese era solito chiamarlo padre e condividere con lui "tutti i suoi pensieri", così come lui la chiamava "figliuola" e la rassicurava che per lei avrebbe in ogni momento messo a rischio la propria vita; eppure, non ricevette risposta. In seguito, afferma di avergliene scritta un'altra [non reperita], e anche in quel caso non ebbe risposta; eppure, sa che la sua destinataria le ha ricevute entrambe. Questa [terza lettera che le scrive] le sarà consegnata da una persona onorevole e fidata [don Matteo dalla Porta: infatti, dalla lettera a lui indirizzata, con incipit: "Haveste qui la mia Boscareccia il giorno di San Francesco", si desume che gli fu affidato un plico di lettere da consegnare: la lettera qui analizzata rientra congetturalmente in esso, dal momento che, seppur di argomento differente rispetto alle altre tre, essa condivide la medesima destinazione: Mantova]. Infine, aggiunge che in questa lettera non vuole scriverle altro, se non che la fortuna non deve rendere superbi, poiché "secondo i gentili, ella è ministra di Plutone, e strettissima compagna di Nemesi". [Si consideri che le lettere del Manfredi sono datate in modo fittizio, tali da poter essere disposte in modo consecutivo nel corso dell'anno 1591, e che i possibili riferimenti temporali ivi presenti potrebbero essere stati manipolati con accurata attenzione per far coincidere i tempi. In questa lettera, nello specifico, non ci sono elementi su cui poter ragionare circa una possibile datazione diversa da quella scritta dall'autore]. |
Fonte o bibliografia |
Muzio Manfredi, 'Lettere brevissime', Venezia, Meglietti, 1606, p. 231, n° 282 |
Compilatore |
Angeloni Alessandra |
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