Mittente Manfredi Muzio Destinatario Marti Stefano, medico
Data 5/10/1591 Tipo data effettiva
Luogo di partenza Nansì [Nancy, Francia] Luogo di arrivo Lucca
Incipit Se ben mi ricorda, sono forse venti anni, che veduti
Contenuto e note Muzio Manfredi scrive al medico Stefano Marti [non si trovano ulteriori informazioni sul personaggio] affermando che se ben si ricorda sono vent'anni che non si vedono [quindi, dal 1571; la lettera è indirizzata a Lucca: non siamo al corrente di soggiorni del Manfredi in zona], né mai si scrissero: in un così lungo tempo, o i suoi segreti [con probabile allusione all'alchimia] "sono andati in fumo", e in tal caso ne sarebbe dispiaciuto, oppure dovrebbe "essere tutto oro" [essere diventato ricco, sempre in riferimento all'alchimia]. In questo secondo caso, il Manfredi, dicendosi povero come sempre e molto vecchio seppur non anzianissimo [il Manfredi sembra essere nato nel 1535, quindi nel 1591 aveva 56 anni], ricorda che il suo destinatario un tempo gli aveva predetto, secondo un giudizio astrologico, che verso età anziana un amico avrebbe dovuto renderlo ricco, e tale amico sarebbe stato proprio lui. Quindi, Muzio dichiara che non vorrebbe che l'alchimia avesse detto il vero al suo destinatario, e invece l'astrologia il falso a lui; tuttavia, non dubita che entrambe siano state false, e non se ne preoccupa. [Si consideri che le lettere del Manfredi sono datate in modo fittizio, tali da poter essere disposte in modo consecutivo nel corso dell'anno 1591, e che i possibili riferimenti temporali ivi presenti potrebbero essere stati manipolati con accurata attenzione per far coincidere i tempi. In questa lettera, nello specifico, non ci sono elementi su cui poter ragionare circa una possibile datazione diversa da quella scritta dall'autore].
Fonte o bibliografia Muzio Manfredi, 'Lettere brevissime', Venezia, Meglietti, 1606, p. 227, n° 278
Compilatore Angeloni Alessandra
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