Mittente Manfredi Muzio Destinatario Donati Francesco, dottore di leggi
Data 17/9/1591 Tipo data effettiva
Luogo di partenza Nansì [Nancy, Francia] Luogo di arrivo Ravenna
Incipit Uno de' gran piaceri, ch'io pruovi di alcuna mia operatione
Contenuto e note Muzio Manfredi scrive al dottor di leggi Francesco Donati affermando che uno dei piaceri da lui provati è lo scrivere a un amico dopo anni: infatti, nel fare ciò, che è quanto di più necessario in amicizia, crede sia cosa gradita all'amico poiché gli dimostra il suo affetto e il fatto di ricordarsi di lui. Così, afferma di provare ciò proprio ora che sta scrivendo al Donati, il quale dovrebbe provare lo stesso, visto che si amavano così tanto e felicemente vivevano assieme per motivi di studio a Bologna [il Manfredi soggiornò a Bologna nel 1575]. Quindi, lo invita a scrivergli, e a mostrare questa lettera anche al canonico Cesare Donati e a Camillo Tomai [in: Serafino Pasolini, 'Huomini illustri di Ravenna antica, et altri degni professori di lettere & armi, erudito trattenimento di d. Serafino Pasolino da Rauenna [...]', Bologna, Pier-maria Monti, 1703, p. 68, si cita un tale Camillo Tomai, medico di Ravenna], anch'essi con loro [nei tempi degli studi a Bologna]: se gli riscriverà, gli dia notizie su questi ultimi. [Si consideri che le lettere del Manfredi sono datate in modo fittizio, tali da poter essere disposte in modo consecutivo nel corso dell'anno 1591, e che i possibili riferimenti temporali ivi presenti potrebbero essere stati manipolati con accurata attenzione per far coincidere i tempi. In questa lettera, nello specifico, non ci sono elementi su cui poter ragionare circa una possibile datazione diversa da quella scritta dall'autore].
Fonte o bibliografia Muzio Manfredi, 'Lettere brevissime', Venezia, Meglietti, 1606, p. 211, n° 260
Compilatore Angeloni Alessandra
vai al documento
Torna all’elenco dei risultati