Mittente Manfredi Muzio Destinatario Trivisani Contarini Adriana
Data 10/9/1591 Tipo data effettiva
Luogo di partenza Nansì [Nancy, Francia] Luogo di arrivo Venezia
Incipit Infinite dolorose novelle potrei udire di parenti, di amici, e di persone amate
Contenuto e note Muzio Manfredi scrive ad Adriana Trivisani Contarini [letterata e poetessa; un suo sonetto si trova tra quelli posposti alla 'Semiramis tragedia' del Manfredi (Muzio Manfredi, 'La Semiramis tragedia [...]', Bergamo, Ventura, 1593, p. 69)] affermando che proverebbe dispiacere per molte dolorose notizie su suoi parenti e amici, e su persone da lui amate, ma smisurato è il dolore che ha provato quando poco prima è venuto a conoscenza della morte di Bernardo [congetturalmente, Bernando Contarini: non si trovano ulteriori informazioni sul personaggio], figlio di lei. Infatti, è rimasto addolorato sia per aver perso un amico che amava come un figlio, e che "l'altr'anno" [1590] lasciò ben indirizzato verso "la via della virtù e dell'onore", sia per il tormento che immagina provato dalla sua destinataria: fatto quest'ultimo che aumenta anche il suo stesso dolore, per l'affetto provato nei confronti di lei. Quindi, [cercando di consolarla] la invita a pensare che Dio, di tre figli [non identificabili], gliene ha tolto uno chiamandolo a sé; quindi, le chiede se voglia realmente negare una sua cosa a Dio, al quale pure lei è debitrice di sé stessa, o ancora se vuole "dargliela malvolentieri" e soffrendone; al contrario, le consiglia di pregarlo affinché le lasci i due figli rimanenti, come lui lo pregherà affinché a lei dia la pazienza necessaria. [Si consideri che le lettere del Manfredi sono datate in modo fittizio, tali da poter essere disposte in modo consecutivo nel corso dell'anno 1591, e che i possibili riferimenti temporali ivi presenti potrebbero essere stati manipolati con accurata attenzione per far coincidere i tempi. In questa lettera, nello specifico, non ci sono elementi su cui poter ragionare circa una possibile datazione diversa da quella scritta dall'autore].
Fonte o bibliografia Muzio Manfredi, 'Lettere brevissime', Venezia, Meglietti, 1606, p. 205, n° 253
Compilatore Angeloni Alessandra
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