Mittente Manfredi Muzio Destinatario Sorbedi (Sorbedì) Antonio Maria, messer don, prete sacerdote
Data 8/9/1591 Tipo data effettiva
Luogo di partenza Nansì [Nancy, Francia] Luogo di arrivo Ravenna
Incipit S'io fossi un huomo, come alcuni altri sono, truovomi havere
Contenuto e note Muzio Manfredi scrive a don Antonio Maria Sorbedi (Sorbedì) [è fra i membri incerti della stessa accademia del Manfredi: l'Accademia degli Innominati di Parma (Lucia Denarosi, 'L'accademia degli Innominati di Parma: teorie letterarie e progetti di scrittura (1574-1608)', Firenze, Società Editrice Fiorentina, 2003, p. 406)]: il Manfredi non avrebbe gli amici che ha, se fosse come quegli uomini che quando capita che si allontanino da un amico o questo da loro, o se lo dimenticano, o comunque non danno segno di ricordarselo. Se così è per il Sorbedì, lui stesso lo sa; sicuramente il Manfredi non si sente tale, e per questo motivo ora gli scrive, dimostrandogli che si ricorda di lui e del suo "valore [...] nella lirica poesia" sia in latino che in toscano [italiano]. Quindi, desiderando che questi a sua volta si ricordi di lui, lo invita a rispondergli, anche inviandogli qualche sua composizione, così che abbia maggior sicurezza della loro amicizia. Infine, porgendo i suoi saluti, li estende anche a Benedetta Grossi [non meglio nota], nel caso in cui fosse ancora viva. [Si consideri che le lettere del Manfredi sono datate in modo fittizio, tali da poter essere disposte in modo consecutivo nel corso dell'anno 1591, e che i possibili riferimenti temporali ivi presenti potrebbero essere stati manipolati con accurata attenzione per far coincidere i tempi. In questa lettera, nello specifico, non ci sono elementi su cui poter ragionare circa una possibile datazione diversa da quella scritta dall'autore].
Fonte o bibliografia Muzio Manfredi, 'Lettere brevissime', Venezia, Meglietti, 1606, p. 203, n° 251
Compilatore Angeloni Alessandra
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