Mittente Manfredi Muzio Destinatario Passero Felice, padre don, monaco nero di San Benedetto
Data 26/8/1591 Tipo data effettiva
Luogo di partenza Nansì [Nancy, Francia] Luogo di arrivo Piacenza
Incipit Ho aggiunte le cose, che Vostra Paternità mi consigliò, ne' due luoghi
Contenuto e note Muzio Manfredi scrive al monaco benedettino Felice Passero [poeta e abate di Montecassino; fu membro della stessa accademia del Manfredi: l'Accademia degli Innominati di Parma; conosciuto come "il Rinchiuso" (Lucia Denarosi, 'L'accademia degli Innominati di Parma: teorie letterarie e progetti di scrittura (1574-1608)', Firenze, Società Editrice Fiorentina, 2003, p. 406)] affermando di aver realizzato quelle modifiche [non identificabili] consigliategli in due punti della sua tragedia (Muzio Manfredi, 'La Semiramis tragedia [...]', Bergamo, Ventura, 1593): è molto contento di averlo ascoltato poiché queste varianti, seppur non necessarie, fanno un grande "effetto". Inoltre, gli invia i versi che ha aggiunto, così che lo avvisi nel caso trovasse qualcosa che non lo soddisfa. Infine Muzio, pur ricordandosi che il Passero gli aveva chiesto di modificare un verso che "non seguitava bene l'istoria" nel suo sonetto [con incipit: "Placido, Vittorino, e Flavia ardenti"] composto per il poema di lui [Felice Passero, 'La vita di San Placido, e suo martirio, descritta in ottava rima dal R.P. don Felice Passero monaco cassinense', Venezia, appresso i Gioliti, 1589], non riesce a ricordarsi come dovesse modificarlo, e per tal motivo gli chiede di riscriverglielo. [Si consideri che le lettere del Manfredi sono datate in modo fittizio, tali da poter essere disposte in modo consecutivo nel corso dell'anno 1591, e che i possibili riferimenti temporali ivi presenti potrebbero essere stati manipolati con accurata attenzione per far coincidere i tempi. In questa lettera, nello specifico, non ci sono elementi su cui poter ragionare circa una possibile datazione diversa da quella scritta dall'autore].
Fonte o bibliografia Muzio Manfredi, 'Lettere brevissime', Venezia, Meglietti, 1606, p. 192, n° 238
Compilatore Angeloni Alessandra
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