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Mittente |
Manfredi Muzio |
Destinatario |
Rocca Innocenzia, sua comare |
Data |
17/8/1591 |
Tipo data |
effettiva |
Luogo di partenza |
Nansì [Nancy, Francia] |
Luogo di arrivo |
Parma |
Incipit |
Da poi che io passai da Parma, due anni sono, tante volte |
Contenuto e note |
Muzio Manfredi scrive alla sua comare Innocenzia Rocca [non si trovano ulteriori informazioni sul personaggio; tuttavia, da quanto espresso dal Manfredi nella lettera si apprende fosse la madre di una Corinzia: probabilmente Corinzia Bracceschi (Braceschi), musa ispiratrice del Manfredi durante il suo soggiorno a Parma (Lucia Denarosi, 'L'accademia degli Innominati di Parma: teorie letterarie e progetti di scrittura (1574-1608)', Firenze, Società Editrice Fiorentina, 2003, p. 140), periodo nel quale fu membro dell'Accademia degli Innominati di Parma; alla Bracceschi fu interamente dedicata dal Manfredi la sua collezione di rime: 'Sogno amoroso di Mutio Manfredi il Fermo Academico innominato, invaghito, & olimpico. Al sereniss. duca di Mantova, e di Monferrato, & c. dedicato [...]', Milano, Pacifico Pontio, 1596; ma anche composizioni in altre opere, come 'Cento donne cantate da Mutio Manfredi il Fermo Academico Innominato di Parma. Al serenissimo principe di Mantova', Parma, Erasmo Viotti, 1580; e ancora: 'Madrigali di Mutio Manfredi il Fermo Academico Olimpico &c. Sopra molti soggetti stravaganti composti, né men di tre, né piu di cinquanta sono per ciascun soggetto [...]', Venezia, Meglietti, 1605; e 'Cento madrigali di Mutio Manfredi, il Fermo Academico Innominato, Invaghito, e di Ferrara [...] Con gli argomenti del medesimo a ciascun madrigale, per esser tutti di straordinari soggetti', Mantova, Francesco Osanna, 1587] affermando che da quando passò da Parma due anni prima [quindi nel 1589] scrisse talmente tante volte a Corinzia [Bracceschi (Braceschi)] da non ricordarsi nemmeno quante: perciò, ella deve aver sicuramente ricevuto molte sue lettere, eppure non rispose mai o per avvertire della ricezione delle stesse, o in risposta a tutte quante per dare notizie in merito alla sua salute. Quindi, il Manfredi affermando di non poter continuare a implorare Corinzia, chiede a Innocenzia, in quanto sua madre, di dargli notizie. [Si consideri che le lettere del Manfredi sono datate in modo fittizio, tali da poter essere disposte in modo consecutivo nel corso dell'anno 1591, e che i possibili riferimenti temporali ivi presenti potrebbero essere stati manipolati con accurata attenzione per far coincidere i tempi. In questa lettera, nello specifico, non ci sono elementi su cui poter ragionare circa una possibile datazione diversa da quella scritta dall'autore]. |
Fonte o bibliografia |
Muzio Manfredi, 'Lettere brevissime', Venezia, Meglietti, 1606, p. 185, n° 229 |
Compilatore |
Angeloni Alessandra |
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