Mittente Manfredi Muzio Destinatario Bianchetti Achille
Data 16/8/1591 Tipo data effettiva
Luogo di partenza Nansì [Nancy, Francia] Luogo di arrivo Bologna
Incipit Fui a Bologna l'anno possato [sic], e perché era caldo, pochi amici
Contenuto e note Muzio Manfredi scrive ad Achille Bianchetti [bolognese, autore di due 'Cronache' della città di Bologna insieme a suo fratello Alemano Bianchetti (Giovanni Maria Mazzuchelli, 'Gli scrittori d'Italia cioè Notizie storiche, e critiche intorno alle vite, e agli scritti dei letterati italiani del conte Giammaria Mazzuchelli bresciano', 6 voll., Brescia, Giambatista Bossini, 1760, II/2, p. 1125)]: quando l'anno passato [1590] fu a Bologna, vi trovò "pochi amici" [non identificabili] a causa del caldo [probabilmente si tratta del periodo estivo; ipotesi che trova conferma se si guarda alla lettera con incipit: "Fin da fanciullo mi dispiaceva la villa, e da huomo", nella quale il Manfredi dichiara esplicitamente di essersi trovato a Bologna durante l'estate dell'anno precedente rispetto a quando scrive, quindi l'estate del 1590. Ancora più nello specifico, il Manfredi afferma di essersi trovato a Bologna nel luglio 1590, se si prende in considerazione un'altra lettera datata 13 luglio 1593, e contenuta in 'Cento lettere scritte da Mutio Manfredi, il Fermo academico innominato [...] Novamente date in luce. Tutte in un soggetto [...]', Pavia, Viano, 1594, p. 73] e fu molto dispiaciuto che fra questi non ci fosse il Bianchetti, al quale avrebbe fatto visita e avrebbe affidato una sua faccenda "non di molto momento, ma di grandissimo gusto" per la quale egli sarebbe stato la persona migliore. Tuttavia, non poté fare altrimenti: non è stata né la prima né l'ultima "ingiuria" della sorte. Infine, conclude salutando ora il suo destinatario non avendolo potuto fare l'anno prima, e lo invita a dargli sue notizie. [Si consideri che le lettere del Manfredi sono datate in modo fittizio, tali da poter essere disposte in modo consecutivo nel corso dell'anno 1591, e che i possibili riferimenti temporali ivi presenti potrebbero essere stati manipolati con accurata attenzione per far coincidere i tempi. In questa lettera, nello specifico, non ci sono elementi su cui poter ragionare circa una possibile datazione diversa da quella scritta dall'autore].
Fonte o bibliografia Muzio Manfredi, 'Lettere brevissime', Venezia, Meglietti, 1606, p. 185, n° 228
Compilatore Angeloni Alessandra
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