Mittente Manfredi Muzio Destinatario Coccapani Ercole
Data 9/8/1591 Tipo data effettiva
Luogo di partenza Nansì [Nancy, Francia] Luogo di arrivo Ferrara
Incipit Il proprio della lontananza è di levare altrui la memoria
Contenuto e note Muzio Manfredi scrive a Ercole Coccapani [fu al servizio del duca di Ferrara Alfonso II come "castellano", succedendo in tal ruolo a suo padre Guido Coccapani (Eugenio Gamurrini, 'Istoria genealogica delle famiglie nobili toscane, et vmbre. Descritta dal p. d. Eugenio Gamurrini, monaco casinense, nobile aretino, accademico apatista [...]', 5 voll., Firenze, nella stamperia di S. A. S. alla Condotta, 1685, V, p. 189)] affermando che è proprio della lontananza dimenticare il ricordo delle "cose lontane" [il Manfredi si sta riferendo al fatto che si trovi lontano: infatti, è a Nancy in Francia, dove soggiornò dal dicembre 1590 dopo il trasferimento della sua signora, la duchessa Dorotea di Lorena]; inoltre, dichiara di essersi "sempre sforzato" di non dimenticarsi dei suoi amici, seppur non sappia più nulla di loro. Quindi, ricordando l'affetto che prova nei confronti del suo destinatario, gli chiede di dargli sue notizie. Infine, porge i saluti anche al "signor fattore" [padre di Ercole: ebbe il ruolo di fattore generale del duca di Ferrara Alfonso II (Gamurrini, op. cit., V, p. 189], a Giulia [non identificabile] e a Lavinia [Negromonti, moglie di Ercole (Venceslao Santi, 'La storia nella "Secchia rapita" parte seconda', 2 voll., Modena, Società tipografica modenese, antica tipografia Soliani, 1909, II, p. 168]. [Si consideri che le lettere del Manfredi sono datate in modo fittizio, tali da poter essere disposte in modo consecutivo nel corso dell'anno 1591, e che i possibili riferimenti temporali ivi presenti potrebbero essere stati manipolati con accurata attenzione per far coincidere i tempi. In questa lettera, nello specifico, non ci sono elementi su cui poter ragionare circa una possibile datazione diversa da quella scritta dall'autore].
Fonte o bibliografia Muzio Manfredi, 'Lettere brevissime', Venezia, Meglietti, 1606, p. 180, n° 221
Compilatore Angeloni Alessandra
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