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Mittente |
Manfredi Muzio |
Destinatario |
Baccapaduli (Boccapaduli) Fabrizio |
Data |
7/8/1591 |
Tipo data |
effettiva |
Luogo di partenza |
Nansì [Nancy, Francia] |
Luogo di arrivo |
Roma |
Incipit |
Dite, Signor Fabritio, quanto ha da durare il Silentio nostro, e lo sdegno |
Contenuto e note |
Muzio Manfredi scrive a Fabrizio Baccapaduli (Boccapaduli) [dal 1573 al 1577 fu governatore della città di Cesena, nel 1593 e nel 1611 ebbe il ruolo di conservatore in Campidoglio, sposò Clarice Blioul; queste e altre informazioni sono tutte desumibili da: Marco Ubaldo Bicci, 'Notizia della famiglia Boccapaduli patrizia romana ordinata e distesa da Marco Ubaldo Bicci censore dell'Accademia teologica nell'arciginnasio romano', Roma, alla stamparia di Appollo, 1762, p. 162-204] chiedendogli per quanto ancora deve durare il silenzio creatosi fra loro. Inoltre, afferma che da parte sua lo "sdegno" è stato volentieri messo da parte, e per tale motivo gli chiede che anche lui, essendo "di animo romano, come di natale", faccia lo stesso così che la loro "pristina et antica" amicizia [forse sancita a Roma, dove il Manfredi fu dal 1552, o con maggior sicurezza dal 1568, non oltre il 1575; o forse a Cesena, città natale del Manfredi, della quale il Boccapaduli fu governatore] sia ravvivata. [Si consideri che le lettere del Manfredi sono datate in modo fittizio, tali da poter essere disposte in modo consecutivo nel corso dell'anno 1591, e che i possibili riferimenti temporali ivi presenti potrebbero essere stati manipolati con accurata attenzione per far coincidere i tempi. In questa lettera, nello specifico, non ci sono elementi su cui poter ragionare circa una possibile datazione diversa da quella scritta dall'autore]. |
Fonte o bibliografia |
Muzio Manfredi, 'Lettere brevissime', Venezia, Meglietti, 1606, p. 178, n° 219 |
Compilatore |
Angeloni Alessandra |
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