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Mittente |
Manfredi Muzio |
Destinatario |
Sforza Visconti Francesca |
Data |
6/8/1591 |
Tipo data |
effettiva |
Luogo di partenza |
Nansì [Nancy, Francia] |
Luogo di arrivo |
Piacenza |
Incipit |
Una gran bravata mi mandò Vostra Signoria facendo, quando io presi moglie |
Contenuto e note |
Muzio Manfredi scrive a Francesca Sforza Visconti [figlia del conte di Borgonovo Francesco II Sforza e di Lavinia Sanvitale; sposò Francesco Bernardino Visconti signore di Brignano] ricordando l'aspra sgridata ricevuta da lei per non averla subito avvisata del fatto di aver preso moglie [Ippolita Benigni Della Penna: musicista e dama della stessa signora del Manfredi, la duchessa Dorotea di Lorena]: quindi, vergognatosi per la situazione, si era scusato e le aveva offerto "mille bacia mani" da parte [di Ippolita]. Tuttavia, mai ottenne una sua risposta: fatto che non lo meravigliò, dal momento che "le donne sono vendicative"; quindi, le scrive nuovamente sia da parte sua che da parte di Ippolita, la quale non ha colpa degli errori di lui, e conclude chiedendo alla sua destinataria se, non rispondendo nuovamente, si sentirà più vendicativa o più ostinata. [Si consideri che le lettere del Manfredi sono datate in modo fittizio, tali da poter essere disposte in modo consecutivo nel corso dell'anno 1591, e che i possibili riferimenti temporali ivi presenti potrebbero essere stati manipolati con accurata attenzione per far coincidere i tempi. In questa lettera, nello specifico, non ci sono elementi su cui poter ragionare circa una possibile datazione diversa da quella scritta dall'autore]. |
Fonte o bibliografia |
Muzio Manfredi, 'Lettere brevissime', Venezia, Meglietti, 1606, p. 177, n° 218 |
Compilatore |
Angeloni Alessandra |
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