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Mittente |
Manfredi Muzio |
Destinatario |
Rossi Girolamo, medico |
Data |
5/8/1591 |
Tipo data |
effettiva |
Luogo di partenza |
Nansì [Nancy, Francia] |
Luogo di arrivo |
Ravenna |
Incipit |
Ogniora desidero d'essere a Ravenna, per godere gli amici |
Contenuto e note |
Muzio Manfredi scrive al medico Girolamo Rossi [fu membro della stessa accademia del Manfredi: l'Accademia degli Innominati di Parma (Lucia Denarosi, 'L'accademia degli Innominati di Parma: teorie letterarie e progetti di scrittura (1574-1608)', Firenze, Società Editrice Fiorentina, 2003, p. 406)] affermando di sentire costantemente il desiderio di essere a Ravenna [infatti, il Manfredi si trova a Nancy in Francia, dove soggiornò dal dicembre 1590 dopo il trasferimento della sua signora, la duchessa Dorotea di Lorena. Inoltre, in riferimento a Ravenna, si ricordi che il Manfredi vi trascorse la sua giovinezza, e che questa città risulta essere anche il luogo di spedizione della lettera: è quindi congetturabile che conoscesse Girolamo Rossi anche prima dell'esperienza nell'ambiente accademico parmense] per poter stare con amici e parenti, e per acquietarsi: spera che ciò possa avvenire al massimo entro due anni [il ritorno in Italia avvenne in realtà nel settembre 1596]. Tuttavia, ora questo desiderio è ancora più intenso in lui: infatti, [sua moglie] Ippolita [Benigni Della Penna: musicista e dama di Dorotea di Lorena] è malata, e se ella fosse sotto le cure del Rossi, Manfredi non temerebbe che la malattia si faccia lunga o grave; invece [a Nancy] ci sono tanti medici ma anche tanta "ignoranza", poca precisione, poca "conoscenza" e assenza di compassione. Infine, porge i suoi saluti, invitandolo a non riferire a nessuno quanto gli ha scritto. [Si consideri che le lettere del Manfredi sono datate in modo fittizio, tali da poter essere disposte in modo consecutivo nel corso dell'anno 1591, e che i possibili riferimenti temporali ivi presenti potrebbero essere stati manipolati con accurata attenzione per far coincidere i tempi. In questa lettera, nello specifico, non ci sono elementi su cui poter ragionare circa una possibile datazione diversa da quella scritta dall'autore]. |
Fonte o bibliografia |
Muzio Manfredi, 'Lettere brevissime', Venezia, Meglietti, 1606, p. 176, n° 217 |
Compilatore |
Angeloni Alessandra |
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