Mittente Manfredi Muzio Destinatario Mosti Giulio
Data 3/8/1591 Tipo data effettiva
Luogo di partenza Nansì [Nancy, Francia] Luogo di arrivo Ferrara
Incipit Mi fu già da Vostra Signoria domandato un sonetto con grandissimo affetto
Contenuto e note Muzio Manfredi scrive a Giulio Mosti [fu uno dei copisti di Torquato Tasso durante la sua reclusione nell'ospedale di Sant'Anna; il Mosti era il nipote di Agostino, priore di Sant’Anna: Claudio Gigante, 'Tasso', Roma, Salerno, 2007, p. 227] ricordando che non era riuscito a soddisfare velocemente la sua richiesta di comporre un sonetto, poiché l'argomento richiesto "era assai straordinario". Tuttavia, dopo averlo realizzato glielo mandò, ma mai ebbe conferma da parte sua di averlo ricevuto. Così, temendo che il suo sonetto sia andato perso, preferisce rinviarlo al suo destinatario così che questi non lo ritenga scortese; quindi, gli chiede di dargli conferma dell'effettiva ricezione. [Si consideri che le lettere del Manfredi sono datate in modo fittizio, tali da poter essere disposte in modo consecutivo nel corso dell'anno 1591, e che i possibili riferimenti temporali ivi presenti potrebbero essere stati manipolati con accurata attenzione per far coincidere i tempi. In questa lettera, nello specifico, non ci sono elementi su cui poter ragionare circa una possibile datazione diversa da quella scritta dall'autore].
Fonte o bibliografia Muzio Manfredi, 'Lettere brevissime', Venezia, Meglietti, 1606, p. 175, n° 215
Compilatore Angeloni Alessandra
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