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Mittente |
Manfredi Muzio |
Destinatario |
Farnese Ranuccio [I], principe di Parma |
Data |
15/7/1591 |
Tipo data |
effettiva |
Luogo di partenza |
Nansì [Nancy, Francia] |
Luogo di arrivo |
Brusselles [Bruxelles] |
Incipit |
Ancora che l'Altezza Vostra si sia sforzata di passar di qua sconosciuta |
Contenuto e note |
Muzio Manfredi scrive al [duca] di Parma Ranuccio [I] Farnese affermando di essersi dispiaciuto per non avergli "potuto far riverenza" quando venne a sapere che questi era passato [da Nancy in Francia, dove il Manfredi soggiornò dal dicembre 1590 dopo il trasferimento della sua signora, la duchessa Dorotea di Lorena. Probabilmente il Farnese passò da Nancy per dirigersi a Bruxelles, luogo di destinazione della lettera; se accettiamo come veritiera la datazione della lettera, il Farnese raggiunse le Fiandre, dove era suo padre Alessandro Farnese duca di Parma: quest'ultimo già nelle Fiandre dal 1577 al 1585 circa, incaricato di ricondurre all'obbedienza spagnola i territori degli attuali Paesi Bassi che si erano ribellati sotto la guida di Guglielmo d'Orange, sul finire del 1590 fu nuovamente inviato nelle Fiandre stavolta contro Murizio di Nassau] da sconosciuto [cioè in incognito]; tuttavia, è stato felice di sentire su di lui ciò che non viene detto nemmeno su uomini suoi pari. Infatti, i cavalieri semplici dovrebbero sapere che mentre loro ottengono la gloria e gli onori [viaggiando] in lettiga, e con salmerie che valgono più di loro, i principi e ancora "fanciulli" [Ranuccio nacque nel marzo 1569, nel 1591 aveva soli 22 anni] viaggiano da soli e attraverso le poste. Quindi, gli invia un suo sonetto [non identificabile] composto anche per suo padre [Alessandro Farnese. Si noti che nella lettera con incipit: "Se io non mostrassi qualche volta, qualche segno della humilissima osservanza" indirizzata proprio ad Alessandro il Manfredi scrive di inviargli un sonetto nel quale lo esorta alla guerra di Francia; il medesimo sonetto venne inviato anche a Mario Farnese combattente al fianco di Alessandro, come si desume dalla lettera con incipit: "Sapendo Vostra Signoria Illustrissima come io so ch'ella sa"] su "cotale andata comune". [Si consideri che le lettere del Manfredi sono datate in modo fittizio, tali da poter essere disposte in modo consecutivo nel corso dell'anno 1591, e che i possibili riferimenti temporali ivi presenti potrebbero essere stati manipolati con accurata attenzione per far coincidere i tempi. In questa lettera, nello specifico, non ci sono elementi su cui poter ragionare circa una possibile datazione diversa da quella scritta dal Manfredi; l'implicito riferimento ad Alessandro Farnese nella "guerra di Francia" ci porta comunque a datare la lettera entro il 1592, anno della sua morte]. |
Fonte o bibliografia |
Muzio Manfredi, 'Lettere brevissime', Venezia, Meglietti, 1606, p. 160, n° 196 |
Compilatore |
Angeloni Alessandra |
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