Mittente Manfredi Muzio Destinatario Villa Francesco, conte
Data 14/7/1591 Tipo data effettiva
Luogo di partenza Nansì [Nancy, Francia] Luogo di arrivo Ferrara
Incipit Doppo i travagli di Vostra Signoria in Piemonte, non ho inteso
Contenuto e note Muzio Manfredi scrive al conte Francesco Villa [patrizio, soldato e generale di cavalleria] affermando di non aver avuto più sue notizie, dopo i "travagli" patiti in Piemonte [allusione non decifrabile]; tuttavia, spera che ora vada tutto bene, dal momento che dopo le tenebre si spera nella luce, e che un uomo valoroso e forte non solo combatte la sorte, "ma la vince" e la "disprezza". Quindi, lo invita a non essere intimorito, poiché è "giovane", "valoroso", "ricco", "di stirpe generosa e grande", e ha anche figli [Guido Villa e Giovanni Villa, avuti dalla moglie Silvia Bentivoglio, donna bolognese]. Infine, porge i suoi saluti, rivolgendoli anche alla moglie, Silvia. [Si consideri che le lettere del Manfredi sono datate in modo fittizio, tali da poter essere disposte in modo consecutivo nel corso dell'anno 1591, e che i possibili riferimenti temporali ivi presenti potrebbero essere stati manipolati con accurata attenzione per far coincidere i tempi. In questa lettera, nello specifico, non ci sono elementi su cui poter ragionare circa una possibile datazione diversa da quella scritta dall'autore].
Fonte o bibliografia Muzio Manfredi, 'Lettere brevissime', Venezia, Meglietti, 1606, p. 160, n° 195
Compilatore Angeloni Alessandra
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