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Mittente |
Manfredi Muzio |
Destinatario |
Farnese Alessandro, duca di Parma |
Data |
26/6/1591 |
Tipo data |
effettiva |
Luogo di partenza |
Nansì [Nancy, Francia] |
Luogo di arrivo |
Fiandra |
Incipit |
Se io non mostrassi qualche volta, qualche segno della humilissima osservanza |
Contenuto e note |
Muzio Manfredi scrive al duca di Parma Alessandro Farnese affermando che se non gli dimostrasse qualche volta la sua "osservanza", si dimostrerebbe un indegno servitore del padre di lui [Ottavio Farnese], il quale con la sua benevolenza gli fece "favori", "onori" e "benefici". Per questo motivo, gli invia un sonetto [non identificabile] nel quale lo esorta alla guerra di Francia [probabilmente in riferimento al fatto che il Farnese combatté a difesa della Lega cattolica e contro Enrico III di Navarra], poiché non gli è possibile farlo in altre maniere [si noti che nella lettera con incipit: "Sapendo Vostra Signoria Illustrissima come io so ch'ella sa" indirizzata a Mario Farnese combattente al fianco di Alessandro, il Manfredi porge anche a lui l'invito a leggere il suo sonetto, in cui esorta il Duca di Parma alla guerra di Francia]. [In riferimento al sonetto citato dal Manfredi, si tenga presente che a partire dal 1585 circa, a seguito delle vittorie di Alessandro Farnese nelle Fiandre, i membri della famiglia Farnese acquistarono la fama di difensori della cristianità; tale identificazione portò alcuni membri dell'Accademia degli Innominati di Parma, quale era il Manfredi, a produrre versi encomiastici nei confronti dei Farnese (Lucia Denarosi, 'L'accademia degli Innominati di Parma: teorie letterarie e progetti di scrittura (1574-1608)', Firenze, Società Editrice Fiorentina, 2003, p. 33). Probabilmente, anche il sonetto qui citato si inserisce all'interno di questa produzione]. [Si consideri che le lettere del Manfredi sono datate in modo fittizio, tali da poter essere disposte in modo consecutivo nel corso dell'anno 1591, e che i possibili riferimenti temporali ivi presenti potrebbero essere stati manipolati con accurata attenzione per far coincidere i tempi. In questa lettera, nello specifico, non ci sono elementi su cui poter ragionare circa una possibile datazione diversa da quella scritta dal Manfredi; il riferimento ad Alessandro Farnese nella "guerra di Francia" ci porta comunque a datare la lettera entro il 1592, anno della sua morte]. |
Fonte o bibliografia |
Muzio Manfredi, 'Lettere brevissime', Venezia, Meglietti, 1606, p. 145, n° 177 |
Compilatore |
Angeloni Alessandra |
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