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Mittente |
Manfredi Muzio |
Destinatario |
Uberti (de Ubertis) Corregiaio (Correggiari) Marco, padre don, canonico regolare |
Data |
25/6/1591 |
Tipo data |
effettiva |
Luogo di partenza |
Nansì [Nancy, Francia] |
Luogo di arrivo |
Pavia |
Incipit |
Il sonetto, mandatomi da Vostra Paternità per la mia tragedia |
Contenuto e note |
Muzio Manfredi scrive al padre don Marco Uberto (de Ubertis) Corregiaio (Correggiari) ringraziandolo e lodandolo per il sonetto [con incipit: "Se mai soggetto alcun tragico scorse"] composto per la sua tragedia (Muzio Manfredi, 'La Semiramis tragedia [...]', Bergamo, Ventura, 1593, p. 84): esso è "istorico", "grave", "puro" e "bello", e il suo merito sarà la gloria di essere stampato con la tragedia e con gli altri [sonetti, inseriti nel paratesto dell'edizione a stampa]. Inoltre, afferma che egli non l'ha mai incaricato di nulla "con questi principi per la stampa della historia de' loro avoli" [la frase risulta di difficile interpretazione: i principi citati non sono identificabili, nè l'opera dell'Uberto risulta rintracciabile], altrimenti avrebbe composto qualcosa. [Si consideri che le lettere del Manfredi sono datate in modo fittizio, tali da poter essere disposte in modo consecutivo nel corso dell'anno 1591, e che i possibili riferimenti temporali ivi presenti potrebbero essere stati manipolati con accurata attenzione per far coincidere i tempi. In questa lettera, nello specifico, non ci sono elementi su cui poter ragionare circa una possibile datazione diversa da quella scritta dall'autore]. |
Fonte o bibliografia |
Muzio Manfredi, 'Lettere brevissime', Venezia, Meglietti, 1606, p. 144, n° 176 |
Compilatore |
Angeloni Alessandra |
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