Mittente Manfredi Muzio Destinatario Bauvet (Bahuet) (Olandese) Giannino (Jeannin) (Giovanni) (Jan), messere
Data 21/6/1591 Tipo data effettiva
Luogo di partenza Nansì [Nancy, Francia] Luogo di arrivo Mantova
Incipit Per vita mia, se voi foste pure così mezano scrittore
Contenuto e note Muzio Manfredi scrive a Giannino Bauvet (Jeannin Bahuet, Jan Bahuet, Giovanni Bahuet, Giovanni Olandese) [ritrattista e pittore fiammingo, attivo a Mantova alla corte dei Gonzaga]: se questi fosse uno scrittore bravo anche solo la metà di quanto eccelle come pittore, Manfredi gli scriverebbe contro "cose di fuoco e diaboliche": ma sarebbe come "suonare il cembalo a grilli" [modo di dire che indica un'azione inutile]. Così, gli ricorda che sono passati tanti anni da quando gli promise un ritratto o della contessa della Mirandola [Fulvia da Correggio] o della contessa di Sala [Barbara Sanseverino d'Aragona; trattasi di un'altra corrispondente del Manfredi, nella lettera con incipit: "Chi creder potrebbe giamai, che una Dama come voi, nata Illustrissima"]; tale promessa non fu mai rispettata, e ora la contessa della Mirandola è morta [morì il 7 ottobre 1590; a tal proposito, il Manfredi indirizza due lettere di condoglianze ai figli della donna: "Qui solamente sono stato sicuro della morte della Signora Contessa Fulfia" e "Se io guardassi al dolor, ch'io sento grandissimo della morte"], e il Manfredi non desidera più il dipinto della contessa di Sala. Quindi, gli chiede di fargli un dipinto della dama più bella di Mantova secondo il giudizio del duca [di Mantova, Vincenzo I Gonzaga], e di inviarglielo; se non lo farà, si aspetti ciò che non vorrebbe. [Si consideri che le lettere del Manfredi sono datate in modo fittizio, tali da poter essere disposte in modo consecutivo nel corso dell'anno 1591, e che i possibili riferimenti temporali ivi presenti potrebbero essere stati manipolati con accurata attenzione per far coincidere i tempi. In questa lettera, nello specifico, non ci sono elementi su cui poter ragionare circa una possibile datazione diversa da quella scritta dall'autore].
Fonte o bibliografia Muzio Manfredi, 'Lettere brevissime', Venezia, Meglietti, 1606, p. 141, n° 172
Compilatore Angeloni Alessandra
vai al documento
Torna all’elenco dei risultati