Mittente Manfredi Muzio Destinatario Giorgi Visdomini Bianca
Data 14/6/1591 Tipo data effettiva
Luogo di partenza Nansì [Nancy, Francia] Luogo di arrivo Pavia
Incipit Tutto quello, che Vostra Signoria ha degnato nella sua lettera
Contenuto e note Muzio Manfredi scrive a Bianca Giorgi Visdomini affermando di aver eseguito tutto quanto da lei comandato e che [la duchessa Dorotea di Lorena, signora del Manfredi] si raccomanda a lei. Quindi, l'avvisa che suo figlio [non identificabile] paggio di [Dorotea di Lorena] ha avuto il denaro, serve bene e in modo costante, è amato da tutta la corte [di Nancy in Francia, dove il Manfredi soggiornò dal dicembre 1590 dopo il trasferimento della sua signora Dorotea]; gli unici giochi che fa sono "fanciulleschi" e "non disdicevoli", è sano e parla francese come se fosse originario [di Nancy]; le promette poi che ricorderà al ragazzo di scriverle, e sarà lui stesso a inviare le lettere. Infine, la ringrazia per la testimonianza resagli sulla bellezza e sui buoni costumi di [sua figlia] Verticordia [Manfredi, a cui scrive nella lettera con incipit: "L'altr'hieri hebbi la tua lettera, e mi fu cara, non tanto"], e per i favori che le fa [dalle lettere con incipit: "Nel partirmi da Tortona, feci risolutione, di lasciare in Pavia" e "Per la vostra de gli otto, del passato, ricevuta a diece" si apprende che Verticordia fu mandata dal Manfredi a Pavia, luogo di spedizione della lettera qui analizzata: fatto che spiega come Bianca Giorgi Visdomini possa dare notizie al Manfredi su sua figlia]. [Si consideri che le lettere del Manfredi sono datate in modo fittizio, tali da poter essere disposte in modo consecutivo nel corso dell'anno 1591, e che i possibili riferimenti temporali ivi presenti potrebbero essere stati manipolati con accurata attenzione per far coincidere i tempi. In questa lettera, nello specifico, non ci sono elementi su cui poter ragionare circa una possibile datazione diversa da quella scritta dall'autore].
Fonte o bibliografia Muzio Manfredi, 'Lettere brevissime', Venezia, Meglietti, 1606, p. 134, n° 165
Compilatore Angeloni Alessandra
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