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Mittente |
Manfredi Muzio |
Destinatario |
Frangipane Paraclito [nome al secolo: Federico], padre frate dell'ordine di Santo Agostino dei Centurati |
Data |
12/6/1591 |
Tipo data |
effettiva |
Luogo di partenza |
Nansì [Nancy, Francia] |
Luogo di arrivo |
Venezia |
Incipit |
Accioché la lunga nostra amicitia non si tronchi per troppo |
Contenuto e note |
Muzio Manfredi scrive al frate agostiniano Paraclito [nome al secolo: Federico] Frangipane [fu anche giurista e poeta] affinché la loro amicizia non finisca a causa di un silenzio troppo lungo, visto che non è mai terminata nel corso del tempo per lontananza o per altri cambiamenti; quindi, afferma di scrivergli ora [da Nancy in Francia, dove soggiornò dal dicembre 1590 dopo il trasferimento della sua signora, la duchessa Dorotea di Lorena]: il Manfredi è al corrente che frate Paraclito sappia dove si trova e anche il motivo. Così, esprimendo il suo desiderio di continuare ad essere nella sua grazia e nella sua memoria, gli chiede se e dove abbia trovato quella "buona quiete" cercata per i suoi studi e per le sue meditazioni: nel caso l'avesse trovata, se ne rallegrerebbe con lui vedendo i "frutti della mente e della penna sua". [Si consideri che le lettere del Manfredi sono datate in modo fittizio, tali da poter essere disposte in modo consecutivo nel corso dell'anno 1591, e che i possibili riferimenti temporali ivi presenti potrebbero essere stati manipolati con accurata attenzione per far coincidere i tempi. In questa lettera, nello specifico, non ci sono elementi su cui poter ragionare circa una possibile datazione diversa da quella scritta dall'autore]. |
Fonte o bibliografia |
Muzio Manfredi, 'Lettere brevissime', Venezia, Meglietti, 1606, p. 132, n° 163 |
Compilatore |
Angeloni Alessandra |
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