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Mittente |
Manfredi Muzio |
Destinatario |
Ducchi Gregorio, padre don, monaco nero di San Benedetto |
Data |
1/6/1591 |
Tipo data |
effettiva |
Luogo di partenza |
Nansì [Nancy, Francia] |
Luogo di arrivo |
Reggio |
Incipit |
Poco prima ch'io mi partissi d'Italia, il cognato di Vostra Paternità |
Contenuto e note |
Muzio Manfredi scrive al monaco benedettino Gregorio Ducchi [filosofo e poeta di origine bresciana]: poco prima di partire dall'Italia [da Tortona in Piemonte, dove il Manfredi visse presso la sua signora, la duchessa Dorotea di Lorena, dal 1589 fino al trasferimento a Nancy in Francia del dicembre 1590], il cognato del Ducchi [non identificabile] gli scrisse da Parma chiedendogli delle lettere della sua signora [Dorotea di Lorena] a favore del Ducchi stesso. Tuttavia, il Manfredi evitò di chiedere il favore, poiché tali lettere avrebbero dovute essere indirizzate a una persona [non identificabile], alla quale [Dorotea di Lorena] non avrebbe avuto piacere a chiedere favori. Così, Muzio si scusò di ciò con il cognato del Ducchi, e pregò questi che riportasse le sue scuse anche al Ducchi stesso; eppure, dubita che le scuse siano state effettivamente riferite, dal momento che il suo destinatario non gli scrive più, quando era solito farlo. Infine, lo invita a chiedergli altro, e gli domanda notizie del suo "Valerio Massimo" [non identificabile; si può congetturare si trattasse della traduzione o imitazione dei 'Factorum et dictorum memorabilium libri' dello storico romano Valerio Massimo; di un'opera simile non si ha notizia, forse anche perché il Ducchi morì proprio nel 1591, anno di datazione della lettera qui analizzata; di quest'opera, il Manfredi parla anche nella lettera con incipit: "Se averrà mai, che il Padre Don Gregorio Ducchi stampi"]. |
Fonte o bibliografia |
Muzio Manfredi, 'Lettere brevissime', Venezia, Meglietti, 1606, p. 122, n° 152 |
Compilatore |
Angeloni Alessandra |
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