Mittente Manfredi Muzio Destinatario Gonzaga Gismondo
Data 18/5/1591 Tipo data effettiva
Luogo di partenza Nansì [Nancy, Francia] Luogo di arrivo Mantova
Incipit Non fu mai al mondo il più ingrato huomo di me
Contenuto e note Muzio Manfredi scrive a Gismondo (Sigismondo) [Cauzzi] Gonzaga [padre di Alfonsino Cauzzi Gonzaga; per capire meglio, si ricordi che nel 1587 quando il Manfredi fu allontanato dalla corte del duca di Guastalla Ferrante II Gonzaga, riparò a Mantova proprio presso Alfonsino Cauzzi Gonzaga e Ippolita Gonzaga, sorella di Ferrante] affermando che mai si dimenticherà degli agi ricevuti presso la sua casa, sebbene abbia vissuto gli anni di "Nestorre" [nell'Iliade di Omero, Nestore è il più anziano tra i capi greci durante la guerra di Troia] e abbia cercato più paesi di Ulisse [il riferimento è ora alle peregrinazioni di Odisseo nell'Odissea di Omero]. Tali agi, seppur riguardassero principalmente don Ferrando (Ferrante) [II Gonzaga], erano goduti da Manfredi stesso, e per tale motivo egli non finirà mai di ringraziarlo; aggiunge inoltre che se il ricordo e la manifestazione del favore non fossero sufficienti per mostrare la propria gratitudine, egli si dispiacerebbe per quella poca fortuna che ha, la quale non gli concede di ringraziarli attraverso le opere. [Si consideri che le lettere del Manfredi sono datate in modo fittizio, tali da poter essere disposte in modo consecutivo nel corso dell'anno 1591, e che i possibili riferimenti temporali ivi presenti potrebbero essere stati manipolati con accurata attenzione per far coincidere i tempi. In questa lettera, nello specifico, non ci sono elementi su cui poter ragionare circa una possibile datazione diversa da quella scritta dall'autore]. [Per completezza, si noti che il Manfredi per il suo soggiorno a Mantova ringrazia anche Francesco Cauzzi Gonzaga, per congettura figlio di Alfonsino Cauzzi Gonzaga, nella lettera con incipit: "La dolce memoria, che mi disse il Signor Giacomo Quaresima"; e anche lo stesso Alfonsino, nella lettera con incipit: "Ogni poco più, che io indugiassi à dar novella di me"].
Fonte o bibliografia Muzio Manfredi, 'Lettere brevissime', Venezia, Meglietti, 1606, p. 110, n° 138
Compilatore Angeloni Alessandra
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