Mittente Manfredi Muzio Destinatario Martinengo (Martinenghi) Lucillo [nome al secolo: Muzio], padre don, monaco nero di San Benedetto
Data 11/5/1591 Tipo data effettiva
Luogo di partenza Nansì [Nancy, Francia] Luogo di arrivo Brescia
Incipit Il premio promessomi del sonetto, che mi fu fatto fare
Contenuto e note Muzio Manfredi scrive al monaco benedettino Lucillo [nome al secolo: Muzio] Martinengo (Martinenghi) ricordandogli che per aver composto il sonetto [non identificabile] per il 'Poema santo' di lui [si tratta forse di: Lucillo Martinengo, 'Vita di santa Margherita detta Pelagia. Ridotta nell'ottava rima dal m.r. don Lucillo Martinenghi monaco casinense', Brescia, appresso Policreto Turlini ad instanza di Gio. Battista Borelli, 1590. Tuttavia, sia nell'edizione del 1590, sia in quella del 1592, tra i molti sonetti presenti nel paratesto, non ve n'è uno di Manfredi. Di conseguenza, si congettura che il sonetto non fu inserito nell'opera] gli era stato promesso come premio, oltre alla sua riconoscenza, un esemplare stampato dell'opera. Tuttavia, Manfredi afferma di non aver mai ricevuto una copia, pur avendo saputo tramite una lettera [non identificabile] scrittagli poco prima da Piacenza che il poema è già stato stampato da molti mesi. Così, gli chiede di inviargli una copia dell'opera così che possa leggerla, spiegando in aggiunta che in questo suo "volontario essilio" [a Nancy in Francia, dove il Manfredi soggiornò dal dicembre 1590 dopo il trasferimento della sua signora, la duchessa Dorotea di Lorena; tale affermazione è da leggere alla luce del fatto che Nancy fu sistemazione sempre poco apprezzata dal Manfredi] l'unico svago possibile è la lettura di opere, soprattutto nuove. [Si consideri che le lettere del Manfredi sono datate in modo fittizio, tali da poter essere disposte in modo consecutivo nel corso dell'anno 1591, e che i possibili riferimenti temporali ivi presenti potrebbero essere stati manipolati con accurata attenzione per far coincidere i tempi. In questa lettera, nello specifico, non ci sono elementi su cui poter ragionare circa una possibile datazione diversa da quella scritta dall'autore].
Fonte o bibliografia Muzio Manfredi, 'Lettere brevissime', Venezia, Meglietti, 1606, p. 103, n° 131
Compilatore Angeloni Alessandra
vai al documento
Torna all’elenco dei risultati