Mittente Manfredi Muzio Destinatario Albano (Albani) Claudio
Data 9/5/1591 Tipo data effettiva
Luogo di partenza Nansì [Nancy, Francia] Luogo di arrivo Bergamo
Incipit Non vorrei già che per fatica di scrivere si finisse
Contenuto e note Muzio Manfredi scrive a Claudio Albano (Albani) [letterato e poeta bergamasco (Gabriello Chiabrera, 'Lettere, 1585-1638', a cura di Simona Morando, Firenze, L. S. Olschki, 2003, p. 5, nota 1] che non vorrebbe che a causa della "fatica di scrivere" finisse la loro amicizia, nata a Roma [l'unico soggiorno del Manfredi a Roma di cui siamo al corrente è collocabile tra gli anni '50 e '70 del '500], confermata poi tramite lettere spedite da Milano a Venezia e da Venezia a Milano [è probabile che a Milano fosse l'Albani, in quanto soggiornava alternativamente tra Bergamo e Milano (Chiabrera, Lettere, cit., p. 5, nota 1); mentre a Venezia fosse il Manfredi: o nel 1587, secondo la lettera: "Quattro anni sono hora, che in Venetia hebbi lettere di Vostra Signoria", nella quale il Manfredi afferma di esservi stato quattro anni prima rispetto alla datazione della lettera, e quindi congetturalmente nel 1587; o nel 1588, secondo quanto affermato nella lettera con incipit: "Mi ricorda, che trovandomi in Vinegia l'anno 1588. Et un giorno", nella quale egli dichiara esplicitamente che nel 1588 fu a Venezia; o ancora nel 1590 secondo la lettera: "Hebbi grandissimo dolore, di non poter vedere Vostra Signoria quando l'anno", nella quale egli afferma di essere stato due giorni a Venezia l'anno precedente rispetto alla datazione della lettera, quindi congetturalmente nel 1590]. Infine, afferma che pur essendo sempre stato lui fino ad ora a scrivere sia per primo che per ultimo, desidera comunque essere il primo a chiedere all'Albani che continui ad amarlo, esattamente come lui lo ama. [Si consideri che le lettere del Manfredi sono datate in modo fittizio, tali da poter essere disposte in modo consecutivo nel corso dell'anno 1591, e che i possibili riferimenti temporali ivi presenti potrebbero essere stati manipolati con accurata attenzione per far coincidere i tempi. In questa lettera, nello specifico, non ci sono elementi su cui poter ragionare circa una possibile datazione diversa da quella scritta dall'autore].
Fonte o bibliografia Muzio Manfredi, 'Lettere brevissime', Venezia, Meglietti, 1606, p. 101, n° 129
Compilatore Angeloni Alessandra
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