|
 |
 |
|
 |
|
 |
 |
 |
 |
 |
Mittente |
Manfredi Muzio |
Destinatario |
Barlassina Lazaro (Lazzaro), suo compare |
Data |
7/5/1591 |
Tipo data |
effettiva |
Luogo di partenza |
Nansì [Nancy, Francia] |
Luogo di arrivo |
Pomponesco [provincia di Mantova] |
Incipit |
Nel passare io per costà, mi pregaste con tanta instanza |
Contenuto e note |
Muzio Manfredi scrive a Lazaro (Lazzaro) Barlassina [non si trovano ulteriori informazioni sul personaggio] ricordando che quando passò [per Pomponesco, in provincia di Mantova; dalla lettera: "Fu mia disgratia il non trovar Vostra Signoria Illustrissima costì", si desume che il Manfredi vi si trovò nel 1590] questi lo pregò di una richiesta: innanzitutto, fare in modo che suo nipote [non identificabile] fosse nominato cancelliere della [duchessa Dorotea di Lorena], signora del Manfredi; secondariamente, Muzio a causa di "alcuni rispetti" non avrebbe dovuto scrivere nulla in merito se non "per la via e col mezo" suggeritogli dallo stesso Barlassina. Quindi, Muzio, ricordandogli di aver portato subito a termine la richiesta, e di avergli dato speranze in merito, ma di non aver mai ricevuto alcun riscontro da parte sua, lo avvisa che nel frattempo è morta la regina [Cristina di Oldenburg, morì il 10 settembre 1590 a Tortona] madre di [Dorotea di Lorena], e così [Muzio, Dorotea e tutti i suoi] si sono trasferiti in Lorena [a Nancy in Francia, dal dicembre 1590]; e ora è morto anche il segretario di [Dorotea di Lorena] [non identificabile], la quale ha così nominato suo segretario un suo "valletto di camera" [non identificabile]. [Sulle qualità del nuovo segretario, il Manfredi così si esprime]: "sa così bene scrivere e di secretaria, come io so ben volare e di negromanzia". Infine, si dice dispiaciuto che il suo destinatario abbia perso una "grande occasione". [Si consideri che le lettere del Manfredi sono datate in modo fittizio, tali da poter essere disposte in modo consecutivo nel corso dell'anno 1591, e che i possibili riferimenti temporali ivi presenti potrebbero essere stati manipolati con accurata attenzione per far coincidere i tempi. In questa lettera, nello specifico, non ci sono elementi su cui poter ragionare circa una possibile datazione diversa da quella scritta dall'autore]. |
Fonte o bibliografia |
Muzio Manfredi, 'Lettere brevissime', Venezia, Meglietti, 1606, p. 99, n° 127 |
Compilatore |
Angeloni Alessandra |
|
 vai al documento
|
|
|
|
Torna all’elenco dei risultati
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|