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Mittente |
Manfredi Muzio |
Destinatario |
Parma Alberto |
Data |
3/5/1591 |
Tipo data |
effettiva |
Luogo di partenza |
Nansì [Nancy, Francia] |
Luogo di arrivo |
Modena |
Incipit |
Quante promesse se ne porta il vento. Ov'è ch'habbiate mai fatto |
Contenuto e note |
Muzio Manfredi scrive ad Alberto Parma [letterato modenese (Girolamo Tiraboschi, 'Biblioteca modenese o Notizie della vita e delle opere degli scrittori natii degli stati del serenessimo signor duca di Modena raccolte e ordinate dal cavaliere ab. Girolamo Tiraboschi [...]', 7 voll., Modena, Società Tipografica, 1783, IV, p. 58)] affermando che il vento porta via molte promesse, come il sonetto [non identificabile] che questi gli aveva promesso di comporre per la sua ['Semiramis] tragedia' (Muzio Manfredi, 'La Semiramis tragedia [...]', Bergamo, Ventura, 1593), o la traduzione della tragedia di Euripide, 'l'Ifigenia in Tauris' [non identificabile perché mai stampata], o la 'Rosmonda' [non identificabile perché mai stampata]. Muzio, convinto del fatto che il suo destinatario addurrà come scusa la sua lontananza [il Manfredi si trova a Nancy in Francia, dove soggiornò dal dicembre 1590 dopo il trasferimento della sua signora, la duchessa Dorotea di Lorena], invita questi a scrivergli ogni tanto o una lettera o un sonetto, così che possa perdonarlo una volta saputo che sta bene. [Si consideri che le lettere del Manfredi sono datate in modo fittizio, tali da poter essere disposte in modo consecutivo nel corso dell'anno 1591, e che i possibili riferimenti temporali ivi presenti potrebbero essere stati manipolati con accurata attenzione per far coincidere i tempi. In questa lettera, nello specifico, non ci sono elementi su cui poter ragionare circa una possibile datazione diversa da quella scritta dall'autore]. |
Fonte o bibliografia |
Muzio Manfredi, 'Lettere brevissime', Venezia, Meglietti, 1606, p. 96, n° 123 |
Compilatore |
Angeloni Alessandra |
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